È cominciata con la visita ai padiglioni russo ed italiano la giornata nel nostro Paese del presidente russo Vladimir Putin. Visita fatta in compagnia del premier Matteo Renzi con cui leader del Cremlino ha avuto una serie di colloqui incentrata, come hanno riportato in conferenza stampa, sui temi di politica internazionale, ed in particolare sull'Ucraina e sulle sanzioni alla russa legate a questa. Nel pomeriggio la giornata si Putin proseguirà con gli incontri con il Presidente Sergio Mattarella e Papa Francesco, e si concluderà in serata con la visita all'amico Silvio Berlusconi.
Renzi ha spiegato che nel corso del colloquio di oggi (il quarto da quando è premier, ha ricordato) si è discusso di "Ucraina che, come è noto a tutti, vi sono ansie e speranze ma anche elementi di divisione. Ma abbiamo condiviso il principio fondamentale che accordo Minsk 2 è il punto di riferimento di tutti gli sforzi e il protocollo deve essere pienamente attuato per superare la stagione di crisi in Ucraina. Gli accordi di Minsk 2, se rispettati integralmente, sono la “stella polare” per tutto: c’è necessità di chiudere la vicenda ucraina andando oltre questa fase di tensioni".
Sul terrorismo internazionale e la crisi della Libia, invece "la volontà di trovare soluzioni insieme è una priorità dei nostri colloqui". Renzi ha poi spiegato che i due si rivedranno a novembre in Turchia per il G20, parlando anche dell’importanza della partnership con la Russia in ambito economico: "L’Italia esce da un grande periodo di difficoltà, anche se i dati rivelano che è in corso un percorso di ripresa ma la strada è ancora lunga". Per Renzi "la Russia è in prima fila per affrontare minacce globali, come quella del terrorismo internazionale. Sono certo che continueremo a collaborare: accettando ed aderendo a Minsk 2 mi auguro si possa togliere dal tavolo l’unico elemento di diversità sul panorama internazionale".
Con Renzi abbiamo parlato del tema delle sanzioni che non possono essere un ostacolo reale - ha detto Putin -. O si eliminano o si modificano per sostenere le aziende che vogliono collaborare con noi. E questo vale anche per i contratti firmati in campo militare e tecnologico". Il presidente russo ha sottolineato anche che "l’interscambio si è ridotto del 25% nell’ultimo trimestre, questo non soddisfa né noi né gli imprenditori italiani". In merito alle sanzioni Putin ha spiegato che molte aziende italiane operanti in Russia sono ferme e che questo vale anche per la cooperazione in settori come quello militare e tecnico: "Ci impediscono di lavorare: abbiamo progetti anche nel campo delle infrastrutture ed è ovvio che le compagnie italiane interessate a realizzarle ora sono ferme. Questo danneggia la nostra interazione, bisogna cercare delle vie d’uscita". In merito ai temi discussi nel colloquio con Renzi, Putin ha ricordato che di fronte alla situazione ucraina la Russia "è per il rispetto degli accordi di Minsk". Mentre riguardo alla Libia, il presidente russo ha dichiarato che "siamo per la soluzione della crisi con mezzi pacifici".