La Regione firmerà mercoledì 17 giugno, con la Cassa Depositi e Prestiti, il contratto di mutuo da 700 milioni di euro per finanziare il Piano Infrastrutture. Le condizioni fissate dalla Cdp oggi, a chiusura di settimana, prevedono uno spread applicato a tutte le erogazioni del 2%, su un periodo di utilizzo di otto anni, la restituzione in 20 e il pagamento degli interessi da parte della Regione calcolato sulla cifra utilizzata annualmente, cioè massimo 150 milioni di euro. Il Piano infrastrutture della Regione prevede importanti interventi in diversi settori, dai Lavori pubblici all’Agricoltura fino all’Industria e agli Enti locali.
Oggi sono scaduti i termini del bando con cui si dava la possibilità alle banche interessate di avanzare la loro offerta purché, come precisato nella manovra finanziaria approvata a febbraio, più vantaggiosa rispetto a quella della Cdp, che per la prima volta ha offerto un prodotto su 8 anni modificando la durata standard di 5. Nessuna banca privata ha presentato proposte, anche se ieri il Banco di Sardegna ha inviato una lettera per precisare che la mancata offerta da parte del gruppo è dovuta solo ed esclusivamente all’impossibilita di garantire condizioni migliori di quelle della Cdp, ma che la fiducia nella solidità e solvibilità della Regione è massima.
“Nonostante potessimo ricorrere direttamente al mutuo Cdp come la legge ci consente, abbiamo fatto un bando per vedere se era possibile far risparmiare ulteriormente i Sardi con tassi d’interesse ancora più vantaggiosi e anche per dare alle banche che operano in Sardegna la possibilità di essere coinvolte in un’operazione così importante. Eravamo però ben consapevoli – dice l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci – che per un istituto di credito privato applicare condizioni migliori di quelle della Cdp sarebbe stato molto difficile. Quindi non siamo sorpresi: il mutuo si fa e appena sarà erogabile, nel giro di due settimane, inizieremo a pagare i primi cantieri già aperti per garantire il proseguimento dei lavori in attesa di aprire i centinaia di nuovi cantieri che daranno una sferzata importante all’economia e all’occupazione della Sardegna”.