Il dovere della solidarietà e l'auspicio di un crescente contributo dell'Unione Europea. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella attribuisce all'Italia un sentimento "alto e forte" in tema di accoglienza, nella Giornata mondiale del rifugiato. Un pensiero che, da Palermo, il capo dello Stato riserva al Paese proprio nei giorni in cui l'emergenza migranti è particolarmente critica da Nord e Sud e le polemiche spesso superano quella che secondo Mattarella invece dovrebbe essere l'attitudine degli italiani nei confronti di chi arriva sulle nostre coste: "coltivare l'ispirazione e la speranza verso una vita più sicura e un avvenire per sè e per i propri figli". Il tutto senza dimenticare la necessità di avere un aiuto dagli altri partner europei pur mantenendo l'impegno dell'Italia "per assicurare un trattamento rispettoso dei diritti fondamentali e della dignità umana".
Le parole del Presidente della Repubblica sono arrivate dalla sua Sicilia, dove si è recato per inaugurare la riapertura di Villa Zito, villa liberty che dista poche decine di metri dalla sua abitazione palermitana. Ad accogliere il presidente della Repubblica il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, il prefetto del capoluogo siciliano, Francesca Cannizzo e il presidente della Fondazione Sicilia, Giovanni Puglisi.