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Vertice mondiale clima, Pigliaru: “dal comitato delle regioni impegno di responsabilità. Lavoriamo per coinvolgere sempre più territori”

Intervento del presidente della Regione Francesco Pigliaru, questo pomeriggio a Lione, davanti alla platea della seconda e ultima giornata del World Summit on Climate and Territories, il vertice mondiale del Clima e territori che precede e prepara la Conferenza di Parigi sul Clima (COP21) del prossimo dicembre. Il summit, presieduto dal presidente francese François Hollande e dal ministro dell’Ambiente Ségolène Royal, ha riunito specialisti della materia e rappresentanti istituzionali di tutto il mondo.

Chiamato a portare la voce dei 353 membri locali e regionali d’Europa riuniti nel Comitato delle Regioni (CdR), Francesco Pigliaru è intervenuto nell’assemblea plenaria. “Il CdR è l’istituzione europea più ambiziosa – ha detto il presidente della Regione – Mentre l’Unione Europea mira ad abbassare le emissioni di gas che provocano l’effetto serra del 40% per il 2030, rispetto ai livelli del 1990, noi abbiamo richiesto, in diverse occasioni e quasi all’unanimità, che la UE e i membri raggiungano il target del 50%. È dunque mio compito portare avanti questa posizione e organizzare la condivisione delle informazioni e delle migliori pratiche e azioni che tendono a questo obiettivo.

I membri del Comitato hanno la responsabilità di dover fare la propria parte e suscitare l’azione a livello nazionale. Nell’Unione europea – ha proseguito Francesco Pigliaru – abbiamo il Patto dei sindaci come iniziativa chiave per sviluppare impegni solidi e affidabili sul clima: a nome del CdR mi impegno a promuovere attivamente il Patto tra i nostri membri che rappresentano tutto il territorio dell’Unione, e mobilitarli affinché diventino promotori del Patto dei sindaci nei rispettivi Paesi. In questa sala sono presenti tutti i leader del clima, ma dobbiamo convincere sempre più regioni e città a diventare anch’essi leader del clima. In Europa, questo passa attraverso la comunicazione alle nostre controparti che non hanno familiarità con la politica dell’Unione, informandoli sulle iniziative di sostegno disponibili.

Come presidente della Sardegna, con la sua particolarità di isola al centro del Mediterraneo, ho a cuore lo sviluppo di partenariati con il bacino euro-mediterraneo. Lavoriamo e lavoreremo sempre di più per promuovere la cooperazione decentrata – ha concluso Francesco Pigliaru – basata non solo sullo sviluppo economico, ma integrata con la dimensione climatica”.
Negli workshop della mattina, la Regione Sardegna è stata rappresentata dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, che ieri ha fatto il punto sul ruolo delle Regioni e delle autorità locali sul fronte dell’adattamento ai cambiamenti climatici e oggi ha partecipato al tavolo riservato al tema Agricoltura. Donatella Spano, nella sua relazione, ha messo in evidenza l’impatto dei cambiamenti climatici su uno dei settori produttivi più vulnerabili.

“L’accento va posto sull’interconnessione fra aree rurali e urbane – ha spiegato l’assessore dell’Ambiente – così come sul ruolo dell’attività agricola sostenibile nella tutela e protezione del territorio anche da calamità naturali, cioè eventi estremi, oltre che di natura antropica, e con questi intendo gli incendi. È necessario rafforzare la connessione con il settore scientifico e di innovazione tecnologica. Si tratta di un passaggio indispensabile per sviluppare nuove linee di gestione che favoriscano l’adattamento e la mitigazione ai cambiamenti climatici. Per noi è fondamentale che la Sardegna sia inserita nelle principali reti internazionali che si occupano della connessione territoriale fra regioni in materia di contenimento del riscaldamento globale e di riduzione delle emissioni – ha concluso Donatella Spano – e stiamo lavorando per questo”.