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Gdf Sant’Antioco: sequestrato dispositivo R.o.v. per la pesca abusiva del corallo.

L’intensificazione della vigilanza in mare volta al monitoraggio ed alla repressione delle attività illecite connesse alla pesca del corallo, ha portato all’identificazione, ad opera degli uomini della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Sant’Antioco, di un’imbarcazione da diporto, condotta da tale G. P. di 34 anni, di Alghero (SS), sulla quale è stata rinvenuta una speciale attrezzatura subacquea priva di qualsiasi autorizzazione regionale.

Il sofisticato dispositivo tenuto a bordo, denominato R.O.V. (Remotely Operated Vehicles), dotato di una telecamera e di un monitor gestito in remoto, viene sovente utilizzato per individuare nei fondali marini la presenza dell'oro rosso e, quindi, ridurre al minimo le pericolose immersioni dei sub corallari. Infatti, le vigenti normative impongono il divieto di utilizzo dei dispositivi R.O.V., se non espressamente autorizzato, sia per le unità da pesca che per quelle destinate alla navigazione da diporto adibite a scopi sportivi, ricreativi o commerciali. Per questo motivo, i finanzieri di S. Antioco hanno proceduto al sequestro del R.O.V. completo di due motori, due telecamere, due fari, una bussola, un monitor da 14 pollici e un rullo con circa 250 metri di cavo.

La scoperta ed il sequestro di tali attrezzature confermano la presenza di attività illecite dedite alla pesca del corallo in tutta la Sardegna. Per questo il Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari, da tempo ha rafforzato i controlli a tutela dell’ecosistema marino in tutta l’isola, con controlli mirati anche nei confronti di soggetti segnalati da comuni cittadini che, utilizzando il numero di pubblica utilità 117, informano la Guardia di Finanza di presunti comportamenti illeciti perpetrati via mare e non solo.