Tre anni di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici per corruzione. E' questa la condanna comminata dal Tribunale di Napoli per l'ex premier Silvio Berlusconi e l'ex direttore de L'Avanti Valter Lavitola. Entrambi avrebbero "versato 3 milioni di Euro" ad alcuni senatori tra i quali Sergio De Gregorio, per "indebolire o far cadere" il secondo governo Prodi, che fu sfiduciato a gennaio del 2008.
De Gregorio, in quella legislatura, era stato eletto con l'Italia dei Valori, prima di fondare un suo movimento - "Italiani nel mondo" - poi transitato nel centrodestra. Le richieste della Procura erano queste: una condanna a 5 anni per Berlusconi e 4 anni e 4 mesi per Lavitola.
“È una sentenza che riteniamo clamorosamente ingiusta e ingiustificata". Lo ha detto l'avv. Niccolò Ghedini, difensore di Silvio Berlusconi, sottolineando che il processo si prescriverà il 6 novembre. Nonostante la prescrizione, Ghedini ha espresso l'auspicio che la Corte di Appello assolva Berlusconi nel merito.
"Prendo atto di una assurda sentenza politica al termine di un processo solo politico costruito su un teorema accusatorio risibile. Resto sereno, certo di aver sempre agito nell'interesse del mio Paese e nel pieno rispetto delle regole e delle leggi, così come continuerò a fare": così Silvio Berlusconi che parla di "persecuzione giudiziaria" per ledere la sua "immagine di protagonista della politica".