Il Tribunale internazionale del diritto del mare di Amburgo ha chiesto all'Italia e all'India di sospendere ogni procedura giudiziaria o amministrativa nei confronti dei due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, in attesa della pronuncia del tribunale arbitrale in via di costituzione. Visto che sarà compito dell'arbitrato internazionale all'Aja "giudicare nel merito del caso", il Tribunale del Mare "non considera appropriato prescrivere misure provvisorie riguardo la situazione dei due marine italiani poiché questo toccherebbe questioni legate appunto al merito del caso", si legge nella sentenza.
Inoltre in relazione alle misure cautelari che riguardano i due fucilieri di Marina, il tribunale ha chiesto a Roma e Delhi di presentare un rapporto entro il 24 settembre 2015. Le due decisioni dei giudici internazionali sulle richieste italiane sono state prese a maggioranza di quindici voti a favore e sei contrari.
I due fucilieri della Marina sono accusati in India dell'omicidio di due pescatori nel 2012. Nelle sue conclusioni finali presentate al Tribunale il 10 e 11 agosto scorso, l'Italia aveva chiesto due misure cautelative: che l'India si astenesse dal prendere o eseguire qualsiasi misura giudiziaria o amministrativa nei confronti del sergente Massimiliano Latorre e del sergente Salvatore Girone in relazione all'incidente Enrica Lexie; che l'India revocasse immediatamente le restrizioni alla libertà, sicurezza e libertà di movimento dei fucilieri della marina, per permettere al sergente Girone di recarsi in Italia e restarvi e al sergente Latorre di restare in Italia per tutta la durata della procedura davanti al tribunale arbitrale.
L'agente del governo italiano ad Amburgo, Francesco Azzarello, sintetizza la posizione dell'Italia sul verdetto: "Bene lo stop del tribunale del mare alla giurisdizione indiana, delusione per la mancata adozione di misure per Girone e Latorre e intenzione di rinnovare le richieste relative alla condizione dei fucilieri davanti alla Corte arbitrale".