In un comunicato il consigliere regionale Marcello Orrù afferma che “la notizia dell'imminente arrivo a Cagliari di un migliaio di clandestina è gravissima. Il governo fermi il nuovo sbarco e Renzi e Alfano non trasformino la Sardegna nel centro raccolta clandestini d'Europa.
L'arrivo di nuovi clandestini in Sardegna, peraltro contro il loro stesso volere, significa mettere a rischio l'ordine pubblico e generare situazione di caos e disordine.
Stiamo vivendo inoltre un periodo durissimo dove tanti nostri concittadini non riescono a sbarcare il lunario, non hanno lavoro e sono costretti a chiedere il pane alla Caritas o alle parrocchie, ci sono padri di famiglia che non ce la fanno più. Anche se da qualche parte c'è chi sempre vuole chiudere gli occhi dinnanzi ai gravissimi problemi sociali c'è una verità: il territorio è alla fame.
E allora come continuare questa drammatica messa in scena mascherata da una idea ipocrita di accoglienza che vede arrivare nella nostra Regione migliaia di stranieri a cui viene dato vitto e alloggio in strutture dotate di ogni confort al costo di 33 euro al giorno a testa. Tale cifra avrebbe fatto comodo a tanti nostri concittadini che oggi non ce la fanno più. E' troppo semplice accusare di intolleranza o razzismo chi protesta. È inaccettabile che lo Stato garantisce agli immigrati quello che non garantisce ai nostri concittadini. Ed è intollerabile che per giustificare quanto sta accadendo si dica "è l'Europa che lo impone". È proprio qui il punto. E' un' Europa che non ci piace, è un' Europa che rema contro gli interessi dell'Italia, Non se ne può più di questa Europa che non è altro che un agglomerato di poteri che fa gli interessi dei grandi potentati e schiaffeggia ogni giorno gli italiani.
Ed in ogni caso la nostra Regione non ce la può fare a reggere tale situazione, non si può scaricare sui sindaci il problema della difficilissima gestione degli arrivi.
Il ministro Alfano non scarichi sulla Sardegna i suoi problemi e la sua debolezza, fermi immediatamente questo ennesimo sbarco”. Com