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La truffa core sul web. Alterano il funzionamento di un sistema informatico e prelevano abusivamente più di 8000 euro, denunciati dai carabinieri della compagnia di Siniscola.

 

Tutto è partito dalla denuncia presentata ai carabinieri della Stazione di Dorgali da un uomo che, nel giro di pochi giorni, ha visto il proprio conto diminuire, in totale, di ben 8.853 euro senza, che lo stesso avesse effettuato alcuna operazione bancaria.

A smascherare la truffa, dopo accurate indagini di tipo informatico, sono stati gli investigatori dell’Arma del paese, che hanno accertato la responsabilità di quattro siciliani, la 36enne P.G. e il 42enne P.F., entrambi di Rometta (Me), P.S., 31enne di Torregrotta (Me) e D.E.M., 40enne di Agrigento resisi tutti responsabili di frode informatica.

Questi, infatti, alterando il funzionamento di un sistema informatico, hanno acquisito i dati della carta di credito del denunciante e quindi, indisturbati, effettuavano prelievi ed acquisti, fino a quando i carabinieri non li hanno smascherati.

Analogo episodio, ma questa volta avvenuto a Siniscola risolto dai carabinieri della Stazione del posto, ha visto responsabile un 22enne di Avellino, P.C., che si è “accontentato” di sottrarre ad una malcapitata cittadina siniscolese, solo 70 euro. La repentina denuncia della giovane ha infatti scongiurato che i prelievi potessero aumentare ed anche in questo caso il giovane campano, individuato dopo accurate indagini, dovrà rispondere davanti al giudice di frode informatica.

carabinieri in autoA seguire alcuni consigli utili dei carabinieri, per non incorrere in spiacevoli sorprese del commercio elettronico che consistono nell’effettuate acquisti online solo sui siti ad alto standard di sicurezza, protetti dai sistemi di sicurezza internazionali: SSL (Secure Socket Layer) e SET (Secure Electronic Transaction) riconoscibili dalla certificazione e dal lucchetto che appaiono sulla schermata. Questi siti garantiscono la trasmissione sicura dei dati, che vengono "crittografati" e non possono essere decifrati dagli "hackers"; trasmettete i vostri dati economici solamente quando sono rispettate le condizioni di sicurezza e comunque non comunicate mai i dati della vostra carta, o altri dati riservati, tramite e-mail; verificate che il venditore sia un esercizio reale e non solo virtuale e che siano indicati tutti i dati significativi dello stesso compreso l'indirizzo. In particolare prendete nota dei dati del venditore e cioè il nome dell'azienda e l'indirizzo geografico della sede sociale, delle condizioni generali di vendita, delle modalità per esercitare il diritto di recesso e della descrizione dei singoli beni o servizi venduti; nei casi dubbi inviate un messaggio e-mail all'azienda intestataria del sito, per ottenere maggiori garanzie circa l’affidabilità della stessa; prendete sempre nota dell'indirizzo del sito presso il quale si è effettuato l'acquisto di servizi; ponete particolare attenzione alle condizioni di pagamento del servizio, per non cadere in una sottoscrizione inconsapevole di un abbonamento con ripetuti addebiti mensili; diffidate di offerte incredibilmente vantaggiose che spesso celano spiacevoli sorprese; in caso di acquisti frequenti in rete, dotatevi di un lettore esterno della carta: in questo modo i dati non viaggiano su internet. Alcuni istituti bancari mettono a disposizione una carta di credito virtuale che utilizza un codice differente per ogni acquisto, come se ogni volta si utilizzasse una carta di credito differente in merito ad ogni specifica transazione. Un altro metodo alternativo di pagamento è il denaro elettronico tramite i pagamenti cosiddetti e-cash, che possono essere adottati scaricando direttamente dalla rete il software necessario ed aprendo un conto virtuale presso le banche abilitate on line. Anche le carte prepagate e i borsellini elettronici svolgono la stessa funzione della carta di credito e presentano il vantaggio di richiedere la trasmissione dei dati relativi solo ad una piccola somma, piuttosto che quelli di un intero conto corrente.

Infine se l'estratto conto riporta la registrazione di spese non riconosciute, inviate ai servizi interbancari, entro 60 giorni dalla data di emissione dell'estratto conto, una contestazione scritta e firmata dell'intestatario della carta di credito, allegando copia dell'estratto conto contestato e copia fronte-retro della carta. Nel caso in cui si è certi che si tratta di un utilizzo fraudolento della carta di credito, allegate anche una denuncia contro ignoti effettuata presso le autorità competenti.