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Mafia Capitale, per il Sindaco Marino, incolpevole ma incapace, si profila la tutela del prefetto di Roma Gabrielli.

 

A 8 mesi dall'esplodere dello scandalo 'Mafia Capitale', arriva 'il giorno del giudizio' per Roma: Sarà il ministro dell'Interno Angelino Alfano a presentare al Consiglio dei ministri il suo parere sul possibile commissariamento del Comune dopo l'inchiesta Mafia Capitale, a partire dalla relazione del prefetto Franco Gabrielli redatta a luglio. Spetterà poi al Cdm decidere. Il commissariamento sembra però essere un'ipotesi ormai esclusa, dopo che anche il presidente del Consiglio Renzi si era espresso in questo senso. Più probabile, invece, che a essere sciolto sia il municipio di Ostia, più infiltrato dal fenomeno mafioso.

A fare discutere, però, in questi giorni è l'assenza del sindaco Ignazio Marino, in vacanza negli Stati Uniti. Il primo cittadino non era presente quando si è verificato lo scandalo del funerale del capoclan dei Casamonica e non c'è oggi, quando si saprà con certezza qual è la sorte del governo della capitale. A fare le sue veci il vicesindaco Marco Causi.

A rischio non è tanto la poltrona del sindaco di Roma, quanto quei funzionari e politici che hanno intrattenuto rapporti con Buzzi e Carminati. La cifra ventilata in questi giorni è di un centinaio di persone, tanto del Pd quanto del Pdl, coinvolte con gli affari della cooperativa 29 giugno. Nella sua relazione Gabrielli aveva assolto il primo cittadino parlando di "sforzi per marcare una discontinuità rispetto al passato, evidentemente percepito come connotato da pericolose anomalie e disfunzionalità". Sotto il mirino del prefetto invece la giunta guidata da Gianni Alemanno durante la quale vi era, scriveva Gabrielli "una reiterata curvatura delle scelte degli organi di indirizzo politico-amministrativo alle esigenze e agli interessi di quell'organizzazione criminale".

Molto probabilmente quindi Alfano darà un parere negativo sullo scioglimento, accogliendo però le indicazioni dello stesso Gabrielli che consigliava nella sua relazione di introdurre una "legge speciale" in grado di concedere poteri straordinari ad alcuni commissari governativi di garanzia, incaricati di rimuovere le tracce di malavita e corruzione dall'organismo comunale.

Tra le 'varie ed eventuali' previste dalla nota di palazzo Chigi sul Cdm, oltre alla relazione di Alfano su 'Mafia Capitale', ci si aspetta quindi anche decisioni sul Giubileo straordinario che avrà inizio l'8 dicembre. Sembra probabile che sia nominato un commissario dei lavori - forse lo stesso Gabrielli - mentre il procuratore nazionale antimafia Raffaele Cantone potrebbe avere il controllo sugli appalti. L'esecutivo, insomma, potrebbe optare per una supervisione speciale dell'evento.

All'ordine del giorno del Cdm, inoltre, tre disegni di legge per la ratifica di altrettanti atti internazionali sulle nuove normative fiscali tra l'Italia e la Svizzera, il Vaticano e il principato di Monaco, oltre a un decreto del Presidente della Repubblica sugli aeroporti di interesse nazionale.