Cagliari, 1 Set 2015 - “La Regione mira alla creazione di un sistema innovativo per la sicurezza dei pazienti, attraverso la gestione del rischio in Sanità, così come avviene in organizzazioni di alta complessità come l’aviazione”. A dirlo questa mattina l’assessore della Sanità Luigi Arru, durante l’incontro nella sala del Cis a Cagliari “Il fattore umano e la sicurezza delle cure, per un percorso comune tra cittadini e servizio sanitario”. Durante l’incontro, rivolto in particolare agli addetti ai lavori, alle associazioni dei pazienti e alle società scientifiche sono stati affrontati i temi del controllo del rischio e della gestione delle criticità clinico-assistenziali.
“La giunta sta lavorando a un programma progressivo – ha proseguito il titolare della Sanità – per rendere sicura la pratica clinica. La complessità tecnico organizzativa del sistema tende a produrre al suo interno condizioni che favoriscono il manifestarsi di errori. Ecco perché ai nuovi strumenti tecnologici va affiancato il “fattore umano”, inteso come abilità non tecnica”. All’incontro di Cagliari era presente anche Martin Bromiley, pilota inglese che dopo la morte della moglie, deceduta a causa di errori medici durante un’operazione di routine, si è dedicato alla formazione nel campo dei fattori umani, fondando il Clinical Human Factors Groups. “L’associazione ha contribuito a promuovere la formazione nel settore della sanità – ha precisato Arru - riprendendo il modello dell’aviazione, dove i fattori umani sono apertamente riconosciuti come una significativa causa di incidenti e, come tali, vengono inclusi nell'addestramento al volo come importante strumento nella prevenzione di incidenti aerei”.
All’incontro presenti anche i rappresentanti del Centro per la Gestione del Rischio Clinico della Regione Toscana che da tempo promuove le politiche di miglioramento della sicurezza del paziente.