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Migranti, il volto umano dei cittadini austriaci e quello disumano del presidente nazo-fascista dell’Ungheria Orban.

Vienna, 7 Set 2016 - Centinaia e centinaia di auto da Vienna verso il sud, al confine ungherese, per aiutare migliaia di profughi. I promotori dell'iniziativa annunciano sui social media: "Stiamo festeggiando coi migranti il successo del corteo". Da una parte Budapest ha aperto di fatto le porte al transito dei migranti verso Austria e Germania, dall'altra Monaco e la Baviera devono fronteggiare l'arrivo di migliaia e migliaia di profughi.

Intanto la stampa locale parla di una graduale fine delle "misure di emergenza" che hanno consentito il passaggio di migranti attraverso l'Austria senza nessun controllo alle frontiere. I volontari austriaci si sono organizzati sui social network: il loro obiettivo non era quello di portare aiuti di prima necessità ma di raggiungere i migranti in marcia verso il confine, caricarli a bordo e portarli in territorio 'sicuro', quello austriaco.

Nel frattempo però arriva lo stop della polizia ungherese: se si trasportano profughi l'accusa è di traffico di esseri umani. Da gennaio in Ungheria sono arrivati oltre 165.000 profughi attraverso la rotta balcanica, certamente meno pericolosa di quella del Mediterraneo.

Sulla crisi dei migranti, i Paesi dell'Unione europea "devono trovare velocemente un approccio comune per condividere equamente le responsabilità" e per contrastare "con forza e senza alcun rinvio" ogni forma di violenza e razzismo. Il Segretario Generale dell'Onu Ban Ki-moon, in una serie di telefonate con leader europei, ha elogiato chi ha espresso preoccupazione per le crescenti manifestazioni di xenofobia, discriminazione e violenze contro migranti e profughi in Europa.

La posizione della Gran Bretagna La Cancelliera Angela Merkel si è appellata all’Europa, che “deve dar una prova comune di solidarietà e rispetto delle regole". Le posizioni però sono molto variegate. Il governo britannico ad esempio avrebbe intenzione di accogliere 15mila rifugiati dalla Siria, scegliendo però di non adottare il sistema di quote per richiedenti asilo ipotizzato dall'Unione europea.

La volontà della Gran Bretagna sarebbre quella accettare i rifugiati direttamente dai campi Onu al confine siriano. Il premier David Cameron avrebbe anche intenzione di lanciare un'offensiva militare e di intelligence contro i trafficanti di esseri umani.

Arriva l'allarme dell'Onu. Sono 2.800 i migranti morti o dispersi nel Mediterraneo nel 2015, secondo gli ultimi dati aggiornati dell'Unhcr, che precisa che gli arrivi in Europa dal mare sono stati 366.402. Il 51% dei profughi giunti sono siriani, seguiti dagli afghani, che rappresentano il 14%. In Grecia ne sono arrivati 244.855, in Italia 119.000.

 

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