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Migranti, tensione in Grecia e Rosze. Domani in parlamento UE le quote del ricollocamento

Mentre l'Europa cerca di affrontare l'emergenza immigrazione stabilendo quote di rifugiati da accogliere per diversi paesi, il flusso di profughi non si arresta e continua a creare tensioni.

Altre navi e personale sono arrivati in Grecia, su richiesta del governo di Atene e dell'Unhcr, per gestire la situazione sempre più critica sull'isola di Lesbo, dove si trovano circa 25000 migranti. Un centro per la registrazione dei migranti è stato allestito in un campo di calcio abbandonato e sarà attivo 24 ore su 24 per i prossimi cinque giorni. Secondo il ministro dell'Immigrazione, Yiannis Mouzalas, l'isola è "sull'orlo dell'esplosione".

Caos e tensione anche a Rosze, al confine tra Ungheria e Serbia, dove centinaia di migranti hanno forzato i blocchi. Si sono verificati scontri fra migranti e polizia ungherese e le forze dell'ordine hanno usato anche spray urticanti, come mostrano alcune riprese video. Il sito della Bbc precisa che lo "spray al peperoncino" è stato usato in risposta a migranti che hanno lanciato sassi contro gli agenti.

Intanto si attende il lancio domani al Parlamento europeo del nuovo schema di ricollocamento dei migranti da parte del presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker. Alla Germania saranno assegnati 31 mila richiedenti protezione internazionale, Parigi ne accoglierà 24 mila e la Spagna 15 mila. L'Italia ricollocherà 39.600 richiedenti asilo.

Anche il Venezuela accoglierà i rifugiati, secondo quanto annunciato dal presidente Nicolas Maduro durante un consiglio dei ministri tenuto ieri. "Voglio che 20.000 siriani, famiglie siriane, vengano in Venezuela e condividano questa terra in pace", ha detto Maduro ribadendo il suo appoggio per il presidente siriano Bashar Assad.

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