Cagliari, 10 Set 2015 - Continuano le tensioni in Europa sull'accoglienza dei profughi. La Danimarca ieri ha bloccato il traffico ferroviario " a tempo indeterminato" con la Germania e ha chiuso un'autostrada che collega Copenaghen con la cittadina di Padborg, al confine tedesco a causa dell'afflusso di "centinaia di migranti" che dalla Germania tentano di raggiungere la Svezia senza farsi registrare dalle autorità di Berlino. Secondo i media locali le autorità avrebbero già rimosso il blocco e le Ferrovie danesi avrebbero ripreso i collegamenti con la Germania.
Il muro contro i profughi della Danimarca è arrivato nel giorno in cui il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker invita gli Stati ad approvare il piano Ue sulle quote di ricollocamento: "A maggio abbiamo proposto un sistema per 40mila accoglienze, ora il secondo sistema è destinato a ridistribuire in modo obbligatorio 120mila persone da Italia, Grecia e Ungheria. Faccio appello agli Stati membri perché adottino al Consiglio dei ministri del 14 settembre la misura per l'accoglienza di 160mila persone. Spero davvero che tutti faranno la loro parte, senza retorica, quel che serve ora è azione, fatti. Chiedo che venga adottato questo meccanismo - aggiunge - Gli europei devono prendersi carico di queste persone, abbracciali e accoglierli". La proposta è un meccanismo permanente.
Intanto a sorpresa il governo Orban ha deciso di trasportare sui bus i migranti che attraversano il confine dalla Serbia. I mezzi si dirigono a Gyor, a due passi dal confine con l'Austria. Mentre nella stazione Keleti a Budapest a centinaia vengono fatti salire sui treni per Vienna o Monaco.
Nelle città ungheresi al confine è apparso un avviso dove si avverte che "i migranti portano malattie" e viene lanciato l'allarme sul rischio contagio. Il manifesto, su uno sfondo di un sinistro colore giallo, contiene due foto: in una dei medici con protezioni anti-infettive - simili a quelle per trattare epidemie come Ebola - trasportano una persona morta in barella. Nell'altra si vede un braccio devastato da piaghe. "Non toccate gli oggetti lasciati dai migranti: vestiti, abiti, scatole di conserve e anche bottigliette d'acqua. I migranti portano malattie e rischiate di essere contagiati", recita l'inquietante avviso. Si avvertono inoltre i cittadini che nel caso avessero toccato senza guanti di protezione questi oggetti e dopo qualche giorno si presentino sintomi come "diarrea, vomito, esantemi sul corpo" di recarsi immediatamente da un medico.
La situazione nei campi profughi al confine resta drammatica. "La polizia ungherese ha tolto i blocchi e nel campo di Rozske è il caos. I profughi hanno iniziato a camminare nei campi e sulle strade circostanti". Hanno raccontato i responsabili dei volontari che hanno allestito la tendopoli nell'area a circa un chilometro dal 'muro' voluto da Viktor Orban. La situazione è poi tornata alla calma e la maggior parte dei profughi ha deciso di passare la notte nella tendopoli.