Capoterra (Ca), 16 Set 2015 – Per la rapina di ieri sera alla farmacia Mura di Capoterra sono finiti in carcere dopo alcune ore di ricerche da parte dei carabinieri della compagnia di Cagliari e del reparto operativo, Rossano Ruggeri, 43 anni di Capoterra ma residente a Prato ed il cugino e compaesano Ignazio Siddi, 40 anni, da poco rientrato dopo un periodo in una comunità per tossicodipendenti ad Alghero.
Si è arrivati presto alla loro identificazione e cattura per via di una Peugeot blu targata Prato – che ha consentito l’arresto de due presunti rapinatori che nel pomeriggio di ieri, appunto, hanno compiuto una rapina nella farmacia Mura di Capoterra durante la quale è rimasto lievemente ferito al capo il titolare.
Il farmacista ha cercato di reagire, con forza e con grande coraggio e i malviventi sorpresi lo hanno colpito alla testa col calcio della pistola fuggendo poi con il misero bottino.
I due malviventi erano già noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti e sono stati bloccati, dopo una caccia all’uomo durata fino all’alba dai militari della stazione di Capoterra e della compagnia di Cagliari che al momento però non hanno recuperato il bottino né la pistola usata per la rapina, probabilmente una scacciacani
Le indagini sono partite subito dall’auto che era stata segnalata nei giorni scorsi alla stazione di Capoterra con a bordo due persone sospette e che è stata trovata poche ore dopo il colpo, ancora col motore caldo, in casa di parenti di Ruggeri. L’uomo, in Sardegna da Ferragosto per un periodo di vacanze, era stato identificato subito perché gli era stato strappato il passamontagna durante una colluttazione col marito della titolare della farmacia, Santino Liggi. Il ricercato subito dopo il colpo si è reso irreperibile sino all’alba di oggi quando i carabinieri lo hanno trovato mentre dormiva su un divano a Cagliari in casa dell’ignara sorella.
Siddi era stato invece bloccato ieri a Capoterra, anche lui in casa della sorella che, però, assieme al cognato aveva tentato di opporsi alla perquisizione dei militari. Per questo i due sono stati denunciati per favoreggiamento personale. Secondo gli inquirenti i presunti rapinatori, richiuso a disposizione dell’A.G. nel carcere di Uta con l’accusa di rapina aggravata, lesioni personali e danneggiamento, sono entrati verso le 17 di ieri nella rivendita di medicinali dove erano presenti una dipendente e una cliente. Qui, i due rapinatori, sotto la minaccia delle armi, si sono fatti aprire le tre casse dalle quali hanno iniziato ad arraffare il denaro.
Nel frattempo a mettere in allarme i due titolari della Farmacia, marito e moglie, è stato il rumore delle monete che cadevano in terra e che in quel momento si trovavano al piano di sotto. I due sono quindi saliti e il farmacista ha ingaggiato una colluttazione con uno dei banditi durante la quale è stato ferito alla testa col calcio di una pistola.
Quindi i due banditi si sono dati alla fuga a bordo dell’auto che, nonostante avesse le targhe coperte, è stata subito identificata consentendo agli investigatori dell’Arma del paese e del comando provinciale di Cagliari di risalire ai due presunti autori del colpo.