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Elezioni politiche Grecia – Tsipras: “è un mandato per i prossimi 4 anni. Continueremo la lotta cominciata 7 mesi fa”-

“È una grande vittoria del nostro popolo, che ci ha dato mandato di lottare dentro e fuori il nostro Paese. Continueremo la lotta cominciata sette mesi fa". Lo ha detto Alexis Tsipras ad Atene, in una piazza gremita di folla. "Il popolo greco è sinonimo di lotta e dignità. Questo è un mandato per i prossimi 4 anni".

"Da domani comincia la lotta per cambiare l'Europa intera" e "da domani dobbiamo alzarci le maniche e lavorare duramente, aiutare i deboli per una Grecia dell'uguaglianza e per la prosperità nel nostro Paese, per riuscire ad avere una Grecia più onesta e più potente" ha aggiunto.

Tsipras ha poi fatto salire sul palco Panos Kammenos, leader del partito nazionalista Greci indipendenti (Anel). Già partner nell'esecutivo formato dopo le elezioni del 25 gennaio scorso, che portarono Tsipras per la prima volta al governo, Anel farà parte anche della coalizione di questo nuovo esecutivo, dal momento che Syriza non è riuscito a ottenere la maggioranza assoluta.

Syriza, lievemente favorita alla vigilia, ma sulla quale pesava la disillusione di molti elettori e l'aggravarsi dell'incertezza politica ed economica, si è aggiudicata finora il 35,5% dei voti e 145 seggi, mentre gli ex alleati di governo nazionalisti 'Greci Indipendenti' avrebbero il 3,7% e 10 seggi.

I due partiti riproporranno la stessa alleanza di governo nata a gennaio, forti di una maggioranza di 155 seggi su 300. "Incontrerò Alexis Tsipras, inizieremo la nostra nuova prova e formeremo il nuovo governo", ha subito confermato Panos Kammenos, leader dei Greci Indipendenti (Anel).

L'affluenza ai seggi è calata notevolmente (e su questo pesa la disillusione palpabile di molti per le promesse mancate, anzi, rimangiate, da Tsipras), ma ad oltre metà dello scrutinio ufficiale, sembra essersi attestata sopra il 55%.

Tsipras ha dunque respinto l'assalto dei conservatori di Nea Dimokratia (che si fermano al 28%), ha visto i suoi ex compagni 'ribelli' di partito di Unità Popolare fallire nel loro intento di entrare in Parlamento, e ora si prepara a governare di nuovo la Grecia, con la promessa di mitigare l'austerità contenuta del memorandum per le classi meno abbienti e tenere i riflettori accesi sulla madre di tutte le sue battaglie: la rinegoziazione del debito greco.

Unica macchia sulla gioia della sinistra di Syriza, l'ennesimo exploit dei neonazisti di Alba Dorata (soprattutto tra i disoccupati), che secondo le proiezioni non solo si confermano terzo partito ma aumentano i loro consensi fino al 7%.

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