Cagliari, 9 Set 2015 - I fatti risalgono alla notte tra il 14 ed il 15 febbraio scorso e in quella occasione a farne le spese fu un noto regista locale, la cui unica colpa fu quella di fidarsi di tre giovani sconosciuti ai quali concesse un passaggio in auto e poi dal quel momento cominciò il suo incubo.
La vittima fu costretta, sotto la minaccia dei tre, a dirigersi verso il comune di Capoterra e durante il tragitto fu obbligato a consegnare bancomat e codice, fu lasciato libero dopo qualche ora in una zona isolata campagna e comunque non prima di aver subito l’incendio del proprio Suv.
Subito dopo la denuncia sono state avviate immediatamente le indagini da parte degli investigatori della quarta sezione della Squadra Mobile della Questura di Cagliari, che in seguito portarono ad un primo fermo, nel mese di Giugno, quando ad essere arresto fu Cristian Congiu, di 20 anni, di Capoterra. Dopo il suo fermo, sono state passate al setaccio la cerchia delle sue amicizie più strette, consentendo agli investigatori di ricostruire ogni dettaglio di quella notte di febbraio.
Quindi i nuovi elementi raccolti, hanno convinto il Pubblico Ministero titolare dell’indagine a richiedere ed ottenere dal GIP la misura cautelare in carcere per Andrea Pinna, anche lui di 20 anni e di Capoterra.
Il giovane perciò è stato rintracciato e dichiarato in arresto ed espletate le formalità di legge in caserma, è stato accompagnato e rinchiuso nel carcere di Ca-Uta.
Intanto proseguono le indagini per identificare anche il terzo componente della banda.