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Fino al 25 ottobre Sinodo, lavori al via: la chiesa di Papa Francesco e le sfide della nuova famiglia

Città del Vaticano, 5 Ott 2015- Saranno 270 i padri sinodali impegnati fino al 25 ottobre in un confronto serrato per valutare come la Chiesa Cattolica debba adeguare la propria pastorale familiare alle esigenze del nostro tempo. 180 eletti e gli altri 90 divisi circa a metà tra i capi dicastero della Curia Romana o di chiese orientali e quelli nominati dal Papa per questa assemblea, compresi due semplici parroci italiani. Bergoglio ha voluto dare particolare rilievo alle esperienze delle coppie di sposi, genitori e capi famiglie, e complessivamente ne ha invitati 18 (17 sono inseriti tra gli uditori e una tra gli esperti, i coniugi Miano, che affiancarono il segretario speciale Bruno Forte anche nell'assemblea straordinaria dell'anno scorso).

Come nei precedenti Sinodi, ci sono anche i delegati fraterni che, afferma una nota, "come rappresentanti di altre Chiese e comunità ecclesiali, certamente condividono con la Chiesa Cattolica la sollecitudine per l'evangelizzazione e la cura pastorale delle famiglie nel mondo odierno".

Al di là dell'urgenza dei temi da affrontare, c'è molto interesse anche per le nuove procedure varate da Bergoglio che - nelle intenzioni - dovrebbero favorire l'assunzione di decisioni concrete. In buona sostanza, i padri sinodali iniziano la loro discussione lì dove era arrivata l'Assemblea Straordinaria dello scorso anno, che aveva approvato a maggioranza semplice le "propositiones" relative all'ammissione dei divorziati risposati alla comunione e a una maggiore accoglienza verso i gay nelle comunità parrocchiali, aperture sollecitate entrambe dalla base cattolica attraverso i questionari voluti dal Papa, e a maggioranza assoluta tutte le altre riguardanti i temi della pastorale familiare. Quelle proposte, integrate dai risultati di un secondo questionario ugualmente voluto da Francesco tra i due Sinodi, sono ora confluite nell'"Instrumentum Laboris".

"Con questo testo in mano, composto dalla 'Relatio Synodi' votata lo scorso ottobre e dagli apporti delle Chiese particolari, i padri si apprestano ad iniziare il loro confronto in ascolto delle sfide sulla famiglia, nel discernimento della sua vocazione, per l'annuncio della sua missione", ha affermato nella conferenza stampa di presentazione il segretario generale Lorenzo Baldisseri. "Questa Assemblea - ha sottolineato il porporato toscano - rappresenta il momento conclusivo del percorso sinodale iniziato due anni fa, con l'invio del primo questionario a tutte le Chiese particolari, mediante il quale è stato possibile delineare il profilo della famiglia nel mondo, delle sue ricchezze e delle sue sfide. "Le tre settimane del Sinodo sono dedicate una ciascuno ai tre temi sui quali sono attese decisioni (sotto forma di "proposte non vincolanti al Papa"): "L'ascolto delle sfide sulla famiglia"; "Il discernimento della vocazione familiare"; "La missione della famiglia oggi". In aula vi sono interventi di 3 minuti ciascuno ma il confronto arriverà soprattutto nei 13 "circoli minori" che alla fine di ogni settimana forniranno ciascuno un documento di sintesi che sarà pubblicato dalla Sala Stampa Vaticana.

Una Commissione, nella quale non figura nessun membro della Curia Romana, prepara poi il documento di sintesi e al termine delle tre tappe di lavoro provvede all'elaborazione del progetto della Relazione finale, che viene poi presentata in aula e rappresenta, ha spiegato il cardinale Baldisseri, "la composizione di tre testi che hanno già recepito i modi collettivi dei Circuli minores - le cui relazioni sono state lette in Aula e pubblicate - ulteriori interventi devono essere avanzati nel rispetto del lavoro collegiale sin qui condotto". Successivamente, la Commissione provvede all'elaborazione del testo definitivo della Relatio finalis, che nel mattino di sabato 24 ottobre verrà presentato in Aula e nel pomeriggio sottoposto al suffragio dell'Assemblea".