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workshop Iscol@: Firino ad architettura, “progetto ambizioso per una scuola a misura della Sardegna”

Alghero, 8 Ott 2015 - Secondo workshop del progetto Iscol@ al Dipartimento di Architettura di Alghero questa mattina per parlare di edifici scolastici esistenti e riqualificazione, scuole più sicure e nuovi poli scolastici territoriali. Ad aprire i lavori, l'assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino, che ha ricordato il processo di condivisione avvenuto in questi mesi con i territori sul progetto della Regione per gli istituti scolastici isolani. "Abbiamo lavorato con i sindaci, i docenti e i dirigenti scolastici dei tanti comuni della Sardegna - ha detto l'esponente della giunta - per realizzare un progetto ambizioso quanto doveroso: garantire il massimo grado di istruzione per i nostri ragazzi. Per farlo la giunta regionale ha elaborato il progetto Iscol@, che interviene sia sul piano dell'edilizia sia sul piano della formazione, partendo dalla necessità di combattere la desertificazione delle comunità e la dispersione scolastica, facendo rete e creando dialogo tra i vari centri, con una visione sovracomunale".

Altro punto chiave del progetto Iscol@ è creare sinergia tra gli spazi fisici e i piani pedagogici e didattici. "Gli edifici scolastici sono i presidi più importanti delle realtà urbane e ancor più delle piccole comunità - ha sottolineato l'assessore - per questo devono essere luoghi al passo con i tempi e destinati ad attività di qualsiasi tipo: dai laboratori scientifici e interattivi, all'arte e lo sport. Vogliamo scuole aperte tutto il giorno, che diventino punto di riferimento per i giovani e le associazioni, centri nevralgici di democrazia e comunità d'apprendimento".

L'assessore Firino ha spiegato che il progetto Iscol@ avrà un respiro minimo di un triennio. "Il lavoro che ci siamo proposti di portare avanti è molto faticoso e prevede finanziamenti diversi, coinvolgendo tantissimi tecnici, amministratori e professionisti", ha proseguito la titolare della Pubblica Istruzione, "non vogliamo mettere una pezza all'ormai annoso problema della scuola, ma intervenire con una azione radicale che dia risultati e che individui una via tutta sarda dell'istruzione, a misura delle esigenze della nostra regione e dei nostri studenti". Red