Roma, 13 Ott 2015 - L'Aula del Senato ha approvato con 179 voti favorevoli, 16 contrari e 7 astenuti il Ddl Boschi sulle riforme costituzionali. Il Ddl costituzionale è quindi a metà del suo iter parlamentare, sono necessari altri due passaggi (uno per ramo del Parlamento) e adesso dovrà essere riesaminato dalla Camera.
Dopo il voto il ministro Maria Elena Boschi ha abbracciato quello dell'Istruzione Stefania Giannini mentre dai banchi del Pd è partito l'applauso. Prima di lasciare l'Emiciclo diversi senatori si sono avvicinati al ministro Boschi per stringerle la mano.
Le opposizioni, M5S, Sel, Lega e Fi non hanno partecipato al voto come annunciato durante le dichiarazioni di voto. Il sì è arrivato dai senatori del Pd, dai 'verdiniani' e dal gruppo Ap-Ncd. Per il Partito democratico hanno votato in dissenso i senatori Felice Casson, Corradino Mineo e Walter Tocci.
Tra le principale norme del Ddl Boschi licenziato oggi dal Senato, e che la Camera, per le parti modificate, dovrà di nuovo esaminare c'è la fine del bicameralismo perfetto tra Senato e Camera, con quest'ultima che è titolare del rapporto di fiducia con il Governo, ha una funzione di indirizzo politico e di controllo sull'attività del Governo. Per quanto riguarda Palazzo Madama invece saranno 100 i senatori: 74 consiglieri regionali, 21 sindaci e 5 componenti di nomina del presidente della Repubblica.