Cagliari 15 Ott 2015 - Un'organizzazione più moderna del sistema della Regione, in sintonia con i tempi nuovi. E' l'obiettivo del progetto di riforma illustrato dall'Assessore degli Affari Generali, Personale e Riforma, Gianmario Demuro, nel corso dell'intervento al seminario incentrato sull'analisi delle esperienze regionali, promosso dall'Università Bocconi, a Cagliari, nella sede della Fondazione Banco di Sardegna.
La riforma. Demuro ha delineato i prossimi passaggi della riforma: l'approvazione di un nuovo Statuto speciale, la legge Statutaria e il provvedimento con il nuovo modello organizzativo della Regione. "Tre tasselli - ha chiarito l'assessore degli Affari Generali - in grado di completare il processo di cambiamento avviato dall'inizio di questa legislatura. Occorre eliminare incongruenze e disorganicità con modifiche e accorpamenti nelle direzioni generali e di servizio. Sul fronte degli assessorati è necessario ridurre la frammentazione dell'attività amministrativa e la sovrapposizione di competenze”.
Gli obiettivi raggiunti. Ricordando i traguardi raggiunti nei mesi scorsi, ovvero la definizione di un sistema di valutazione dei dirigenti e i provvedimenti che aprono alla strada alla mobilità interna, Demuro ha affermato: “Al punto di partenza della riforma avevamo un modello di organizzazione degli uffici ormai desueto, ora stiamo percorrendo la strada che ci deve portare all'eccellenza. Vogliamo raggiungere il massimo risultato”.
Nuove figure professionali. L'esponente della Giunta Pigliaru ha inoltre ribadito la necessità di favorire l'ingresso negli uffici regionali di figure professionali specializzate, “un altro aspetto fondamentale per migliorare i servizi offerti dalla Regione”.
Gli altri interventi. Al seminario sono intervenuti anche il Direttore generale degli Affari generali e della società della Comunicazione Antonello Pellegrino che si è soffermato sulla strategia dell'Agenda Digitale e il direttore generale del Centro regionale di Programmazione Gianluca Cadeddu che ha analizzato il tema della programmazione unitaria. Red