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Truffata sul web, denunciato dalla Polizia di Oristano un napoletano. 

Oristano, 31 Ott 2015 - Pensava di farsi un bel regalo di Natale e di avere trovato l’affare che stava cercando, ma non pensava certo che dietro quell’inserzione allettante ma verosimile, si celasse N.A., 36 anni, di Napoli, truffatore seriale.

Mancavano due settimane a Natale dello scorso anno, aveva appena preso la tredicesima e una donna oristanese voleva comprarsi il telefono cellulare nuovo.

Erano alcuni giorni che consultava i vari siti di E-commerce ma l’inserzione più allettante l’aveva vista su “www.ebay.it”, sito molto noto e affidabile, e quindi decide di completare l’operazione.

I feedback sconsigliavano di fare acquisti da quel venditore e il fatto che accettasse solo pagamento in contanti o a mezzo bonifico bancario, avrebbe dovuto fare riflettere.

Tuttavia, il venditore ha risposto velocemente alle varie mail di informazioni rivoltegli e appariva assolutamente competente e il telefono cellulare era proprio quello desiderato. Il prezzo di 400,00 € era ottimo e credibile.

Concluso l’acquisto, il venditore ha inviato una mail all’acquirente in cui lo invita ad effettuare il pagamento sul suo conto corrente bancario ed inviargli via mail copia della ricevuta attestante l’effettuazione del bonifico, precisando che avrebbe poi immediatamente spedito il telefono. Quindi il compratore, fugato oramai ogni dubbio, ha effettuato il bonifico, e poi inviato la ricevuta e perciò rimane in attesa dell’oggetto acquistato.

Passano alcuni giorni e l’acquirente non ha più notizie da parte del venditore e perciò decide di contattarlo per chiedergli informazioni ma oramai la truffa era stata consumata. Incassati i soldi, il truffatore per alcuni giorni risponde alle mail, prende tempo e poi non risponde più alla sua vittima e una volta cancellata l’inserzione di lui non si ha più traccia. Una volta fatto il pagamento in contanti o a mezzo bonifico, a nulla vale fare reclamo ad “ebay” che, al massimo, garantisce che non accetterà mai più inserzioni da parte di quel venditore disonesto.

Quindi arriva la vigilia di Natale e la vittima si rivolge alla Polizia di Stato e presenta denuncia per la subita truffa.

Il lavoro che si è prospettato agli Investigatori della Squadra Mobile, Diretta dal Vice Questore Aggiunto Dr. Dario Mongiovì, non è dei più semplici. Infatti, i truffatori seriali usano nomi di fantasia, conti correnti fittizi, accesi magari con documenti contraffatti. Ci vuole quasi un anno per risalire alla sua identità ma alla fine, grazie anche alla collaborazione offerta dagli Specialisti della locale Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazione, N.A. viene finalmente identificato e denunciato alla Procura della Repubblica di Oristano per il reato di Truffa. E questa Procura non sarà l’unica chiamata a giudicare N.A. che, ad oggi, risulta avere pendenti 29 processi, per altrettante analoghe truffe, consumate in diverse città d’Italia.

La truffa online può essere considerato il reato del terzo millennio – precisa a margine della nota il Questore di Oristano, Francesco di Ruberto – è difficile dare consigli in questo campo perché l’E-commerce è oramai una pratica consolidata. Ci vuole cautela e soprattutto essere certi dell’affidabilità del venditore. I feedback dei precedenti acquirenti sono fondamentali e soprattutto è indispensabile che il venditore accetti pagamenti tramite moneta elettronica. Mai comunicare dati personali sensibili quali numeri di carte di debito o di credito, anche se ricaricabili. Ciò non metterà totalmente al riparo da eventuali truffe ma almeno sarà stata adottata ogni possibile cautela per prevenirle.