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Fiamme Gialle della Sezione Operativa Navale di Alghero denunciano la titolare di un’azienda per truffa aggravata e malversazione ai danni dell’unione europea.

 

Aghero (SS), 14 Nov 2015 - Nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica, i militari del Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari, hanno sottoposto a controllo alcune imprese sarde che hanno percepito finanziamenti pubblici, allo scopo di accertare il corretto utilizzo dei benefici loro assegnati. Nell’occasione, i militari della Sezione Operativa Navale di Alghero, hanno scoperto irregolarità attuate da una ditta operante nel settore della nautica da diporto che ha portato alla denuncia del proprietario ed al sequestro dei beni. Infatti, la ditta, oltre ad aver utilizzato impropriamente un finanziamento pubblico erogato dalla Regione Autonoma della Sardegna nell’ambito delle iniziative relative allo strumento di programmazione Fondo Europeo Sviluppo Regionale (per un importo di circa 150.000 euro), non ha dichiarato correttamente i redditi per gli anni, oggetto del controllo.

Il progetto di investimento dell’impresa prevedeva, oltre all’acquisto, l’utilizzo dell’imbarcazione per la valorizzazione dell’ambiente e della cultura sarda, attraverso lo svolgimento di charter velici all’interno dell'Area Marina Protetta "Isola dell'Asinara". I finanzieri hanno inoltre accertato che la ditta, rimasta inattiva negli ultimi 4 anni, non ha mai assunto dipendenti, ha limitato le attività commerciali che di fatto, riguardavano la partecipazione a regate e manifestazioni velistiche attraverso la locazione del mezzo nautico a favore di familiari e persone legate al titolare della ditta da vincoli di conoscenza. Per questo ora si dovrà rispondere di malversazione ai danni dello Stato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche sono i reati contestati dai finanzieri e confermati dall’Autorità Giudiziaria di Sassari, che ha altresì disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca dell’imbarcazione per un valore di oltre 300.000 euro.

Sono in corso, inoltre, le procedure per il recupero del finanziamento pubblico illecitamente percepito e dell’I.V.A. dovuta, stante l’illegittima detrazione dell’imposta, quantificata in circa 60.000 euro.

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