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Attentati Parigi, arriva l’aiuto dell’Europa: sì dei 28 paese della comunità europea all’assistenza militare

Parigi, 17 Nov 2015 - L'allerta resta alta, non solo a Parigi e in Francia. Bruxelles, teatro della maxi-operazione delle forze dell'ordine nel quartiere Molenbeek, è sotto osservazione. Il livello di allerta sale da 2 a 3, in una scala di 4, e dunque le autorità hanno deciso di cancellare la partita Belgio-Spagna dove era attesi 50 mila spettatori. Un rischio troppo alto dopo quello che è successo alla strade de France.

La Francia ha lanciato nella notte una nuova ondata di raid sulla città siriana di Raqqa, considerata 'capitale' dell'Isis. Lo riportano i media internazionali online, citando fonti militari francesi sentite dall'agenzia Afp. Intanto nuove perquisizioni nella notte degli agenti dell'antiterrorismo a Tolosa e Reims. Secondo l'emittente regionale France 3 le operazioni stavolta si sono concentrati sul sobborgo di Izards a nord di Tolosa. A Reims è stato perquisito il quartiere conosciuto come Croix Rouge Tolosa era stato oggetto di una caccia all'uomo a tappeto anche ieri con oltre 200 agenti schierati nel quartiere di Mirail in cui sono state arrestate 5 persone, di cui solo due sono ancora sotto custodia.

Hollande ha parlato chiaro davanti al Parlamento riunito in seduta straordinaria a Versailles dopo gli attentati. "Siamo in guerra: gli atti commessi venerdì a Parigi sono atti di guerra. L'aggressione contro il nostro Paese - spiega Hollande - è un'aggressione contro i suoi valori, la sua gioventù e il suo stile di vita perché noi siamo la patria dei diritti dell'uomo

Quella che viviamo, prosegue Hollande, "non è una guerra di civiltà, perché questi assassini non ne rappresentano nessuna. Sono vigliacchi che hanno sparato sulla folla disarmata". Gli attentati, sottolinea, sono "stati decisi, pianificati in Siria, organizzati in Belgio e condotti sul nostro territorio con complici francesi".

La nostra Repubblica non è una repubblica qualsiasi ma porta avanti la concezione di uno Stato a servizio dei nostri cittadini: noi siamo la patria dei diritti dell'uomo. Sono qui per sottolineare l'unità nazionale e per sottolineare la nostra determinazione". Del resto, incalza il capo dello Stato, "la Francia ha affrontato molte prove e nella storia, coloro che hanno voluto sfidarla sono stati i perdenti" e sarà così anche questa volta perché il popolo francese "non si rassegna".

Davanti alle Camere riunite a Versailles il presidente garantisce che "La Francia intensificherà gli attacchi in Siria. I miei complimenti ai piloti francesi che ieri hanno portato a termine l'operazione" a Raqqa. "Non dobbiamo contenere quest'organizzazione, la dobbiamo distruggere", ha aggiunto riferendosi all'Isis. "Serve una grande e unica coalizione per combattere questo esercito terroristico" dell'Isis.

La Francia "in guerra" chiede la "solidarietà" di tutti gli Stati Ue davanti all'"aggressione armata a uno stato membro". Chiedendo l'aiuto dell'Ue, Hollande ha rivendicato la clausola di solidarietà e ha avvertito che il terrorismo "non è un nemico della Francia ma dell'Europa". "Ho chiesto al ministro della Difesa di incontrare da domani i suoi omologhi europei in base all'articolo 42.7 del trattato dell'Unione che prevede, di fronte all'aggressione di uno Stato, che tutti gli Stati membri diano solidarietà".

Nei prossimi giorni incontrerò Obama e Putin per poter unire le nostre forze e raggiungere quel risultato che è ancora troppo lontano", ha aggiunto il presidente francese indicando come obiettivo la distruzione dell'Isis. Estendere lo stato d'emergenza Il presidente francese François Hollande ha ribadito, al Congresso riunito a Versailles, che già da mercoledì verrà presentato un "progetto di legge per prolungare lo stato d'emergenza a 3 mesi e di adattarlo alle tecnologie e alla minacce con le quali ci confrontiamo oggi".

Spunta un nome nuovo nelle indagini sugli attentati di Parigi. In una nota diramata oggi dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza a tutte le questure italiane si legge che "le autorità francesi" hanno richiesto informazioni sul conto di Baptiste Burgy, 32 anni, originario di Langres (Francia): si tratta, sottolinea la nota, di uno straniero "non precedentemente noto".

Smentita la notizia della Seat ricercata in Italia, "al momento non è emersa alcuna evidenza di possibili collegamenti con l'Italia o di persone transitate sul nostro territorio" attraverso il valico di Ventimiglia. L'auto, noleggiata in Belgio dal 9 al 16 novembre, è stata abbandonata nel quartiere parigino di Montreuil: al suo interno sono state trovate tre 'Kalashnikov', un sacco con 14 caricatori, 3 coltelli da macellaio, un navigatore GPS, alcuni pezzi di una cintura esplosiva.

Si cerca il 26enne francese ma residente in Belgio, considerato l'ottavo uomo del commando che ha compiuto le stragi a Parigi. Terminato senza successo il blitz della polizia a Bruxelles nel quartiere Molenbeek, dove è stato circondato un edificio dove si pensava potesse nascondersi l'attentatore.

"L'artificiere delle stragi di Parigi è nelle mani della polizia belga": è quanto riferisce Dominique Rizet, un esperto francese sempre informato sulle questioni dell'intelligence. Per lui, il bombarolo sarebbe Mohamed Amri, 27 anni, una delle persone fermate a Molenbeek, nonché proprietario della Golf sequestrata a rue Dubois Thorn, attualmente in stato d'arresto