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Calcio – Campionato di Serie A

 

Cagliari, 22 Nov 2015 - L’Inter sfrutta il mezzo passo falso della Fiorentina e battendo il Frosinone si trova da sola in vetta al campionato. I viola, fermati sul pari dall’Empoli nel derby toscano, vengono raggiunti al secondo posto dal Napoli passato a Verona in casa Hellas. La classifica dopo tredici giornate dice Inter 30, Fiorentina e Napoli 28, Roma (2-2 a Bologna nell’anticipo) 27. Nelle altre partite della domenica, per la Lazio solo un pari all’Olimpico col Palermo, ripartono Toro, Genoa, Udinese e Chievo. Domenica deludente per Sassuolo, Atalanta e Sampdoria, con Montella che ‘stecca’ il debutto. Sprofonda il Carpi.

Inter-Frosinone 4-0 - Mancini schiera una formazione molto offensiva con Biabiany, Jovetic, Ljajic e Icardi. Stellone col 4-4-2, con Daniel Ciofani e Castillo in attacco. Parte bene l’Inter ma la prima occasione è per i ciociari con un gran sinistro al volo di Soddimo che chiama Handanovic a una difficile parata. I nerazzurri però controllano il gioco. Ci prova Jovetic con un tiro centrale, Leali sicuro. Il portiere del Frosinone non è altrettanto efficace su una conclusione di Ljajic, sulla respinta si avventa Biabiany che di controbalzo la mette sotto la traversa per il vantaggio (29’). Trema l’Inter in avvio di ripresa per una mischia in area su azione d’angolo. Ma Icardi spegne ogni velleità degli avversari chiudendo da due passi una combinazione con Ljajic (53’). Biabiany ha l’occasione della doppietta personale, ma Blanchard respinge sulla linea di porta. Nel finale è Leali a dire di no a Jovetic in posizione favorevole. Il tris lo cala Murillo messo davanti alla porta da un tacco di Jovetic (87’). Poker di Brozovic nel recupero, appena subentrato a Icardi. È la prima volta che l’Inter segna quattro gol.

Fiorentina-Empoli 2-2 - Primo pareggio per la Fiorentina, reduce da 9 vittorie e 3 sconfitte. Paulo Sousa fa turnover pensando al match di giovedì in Europa League contro il Basilea: la scelta non si rivelerà azzeccata, soprattutto nei primi 45’. Skorupski anticipa Babacar, pronto a colpire, ma la squadra di Giampaolo tiene bene il campo e al 18’ passa con Livaja, che insacca con una botta dal basso verso l’alto, in posizione però di fuorigioco. Tutto regolare per l’arbitro Banti. Nove minuti e il derby toscano prende una piega clamorosa (27’), con la velenosa conclusione di Buchel che non dà scampo a Tatarusanu. Al 31’ ancora Empoli minaccioso: da posizione invitante, Saponara spedisce alto. Al 40’ Banti si conferma in giornata negativa negando un rigore a Saponara, agganciato da Astori. Ripresa. Tatarusanu, con la punta delle dita, salva su Zielinski (54’), e dal possibile 0-3 ecco invece l’1-2 viola con la capocciata di Kalinic che sfrutta un cross di Alonso (56’). La partita si riaccende e dopo cinque giri di lancette la Fiorentina completa la rimonta (61’): Babacar inventa sulla destra, a Kalinic (nona rete stagionale) non resta che spingere in porta. Al 78’ finisce sulla traversa il gran destro dello stesso croato, uomo ovunque. In pieno recupero, Skorupski decolla su Vecino e mantiene un 2-2 preziosissimo per l’Empoli, che fa un figurone al ‘Franchi’. La Fiorentina riagguanta il Napoli a quota 28 ma deve riflettere, e molto, su un primo tempo non da squadra di rango.

Hellas Verona-Napoli 0-2 - Nel match dell’ora di pranzo, il Napoli tiene a bada i padroni di casa per un tempo e li colpisce nel secondo con un micidiale uno-due firmato Insigne (67’) e Higuain (74’). L’Hellas resta l’unica squadra senza vittorie, all’ultimo posto in condominio con il Carpi. L’unica buona notizia per Mandorlini (che incassa l’ennesima fiducia della società…) è il rientro in campo di Luca Toni a due mesi dall’infortunio al ginocchio.

Lazio-Palermo 1-1 - Buona la ‘prima’ dell’ex Ballardini sulla panchina del Palermo: all’Olimpico esce un pareggio che va stretto agli ospiti. Continua a faticare e a non convincere la Lazio, precipitata all’ottavo posto. Sorrentino al 3’ dice no a Milinkovic-Savic poi, su tiro di Lazaar, ecco il primo gol in serie A del difensore Edoardo Goldaniga, che si trova in traiettoria, aggancia la sfera e batte Marchetti. Reazione biancoceleste con un colpo di testa di Hoedt che Sorrentino alza sopra la traversa: troppo poco, l’Olimpico non apprezza e fischia. Nella ripresa, le idee della Lazio sono ancora poche e confuse, Marchetti chiude la strada a Chochev (due volte) e Gilardino, poi Hiljemark stende Lulic in area e Celi assegna il rigore: Candreva, seppur con qualche rischio (Sorrentino aveva intuito), trasforma (70’). Il Palermo non ci sta e al 76’ un super Marchetti tiene ancora in piedi i suoi volando sul neo entrato Rigoni. L’ultima chance, al 91’, capita al neo entrato Kisha, che di testa non inquadra la porta.

Genoa-Sassuolo 2-1 - Primo tempo noioso, a ritmi ridotti e senza emozioni. Sul taccuino, solo i due cartellini rossi che al 41’ Rizzoli sventola a Berardi (fallo di reazione) e Perotti (partito per fare giustizia). Il secondo tempo si apre con la magia balistica di Rincòn, il cui sinistro a giro è assolutamente imparabile per Consigli. La partita sembra avviarsi stancamente verso l’epilogo con i neroverdi, stavolta assai deludenti, che non riescono a costruire nulla d’importante. Nel recupero, succede invece di tutto: Acerbi pareggia in mischia (93’), Pavoletti timbra di testa un incredibile 2-1 su cross teso di Cissokho (95’). Tre punti d’oro per il Genoa, che sale a quota 16 in una posizione di classifica meno deficitaria (agganciati fra l’altro i ‘cugini’ della Samp). Sassuolo battuto ma sempre splendidamente quinto, anche se stavolta il bel gioco di Di Francesco ha latitato. Succede.

Atalanta-Torino 0-1 - Prima sconfitta interna per l’Atalanta e proprio di fronte al Torino, che torna al successo dopo 7 giornate e aggancia in classifica gli orobici a quota 18 punti. Match bloccato nei primi 45’ e un solo brivido, pochi secondi prima dell’intervallo, con il colpo di testa di Belotti che si stampa sulla traversa. La ripresa si apre con il timbro di Bovo, che si libera in area di Masiello e porta in vantaggio i granata (51’). La rete che decide un match dai pochi brividi, anche se prima del triplice fischio Denis si divora l’occasione del pareggio (72’) e Belotti quella del raddoppio (73’).

Udinese-Sampdoria 1-0 - Malgrado l’avvento in panchina di Montella, in casa Samp resta il ‘mal di trasferta’: al Friuli finisce 1-0 per l’Udinese, che torna a vincere dopo quasi un mese e in classifica prende una bella boccata d’ossigeno. Calma piatta in avvio, poi la gara si scuote. Le occasioni di Eder (25’), Théréau (26’) e De Silvestri (28’) precedono il vantaggio bianconero firmato sotto porta da Badu, che capitalizza un intelligente assist di coscia proprio di Théréau (35’). Fatica l’attacco blucerchiato, cui non regala granché l’ingresso di Cassano. Gli ospiti finiscono addirittura in dieci per il rosso a Zukanovic (90’), che atterra Badu lanciato in contropiede.

Carpi-Chievo 1-2 - Pronti, via e ospiti in vantaggio con Inglese (8’), l’ex di turno, che svetta di testa su punizione di Birsa. Diluvia sugli emiliani al 14’: splendido scambio con Inglese e sinistro incrociato di Meggiorini che non dà scampo a Belec. Il Chievo sfiora il tris con Cesar poi il Carpi reagisce e sfiora due volte il gol che riaprirebbe la sfida, con Mbakogu (30’) e Bubnjic (44’). I padroni casa, generosi ma poco lucidi, accorciano al 61’ con una sfortunata autorete di Gamberini e potrebbero pareggiare in due occasioni: con Lollo al 68’ e soprattutto con Mbakogu al 90’, fermato da un grande intervento di Bizzarri. Si rimette in moto il Chievo, che si assesta a centro classifica.

 

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