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Parigi, summit sul clima, Obama: “possiamo cambiare il futuro qui e adesso”

Parigi, 30 Nov 2015 - Nel suo discorso alla Conferenza Cop21 a Le Bourget il presidente americano Barack Obama parla - completamente a braccio - non solo di lotta ai cambiamenti climatici ma anche di contrasto al terrorismo e alla povertà. "Sono venuto di persona come rappresentante della prima economia mondiale e del secondo inquinatore per dire che noi, Stati Uniti, non solo riconosciamo il nostro ruolo nell'aver creato il problema ma che ci assumiamo anche la responsabilità di fare qualcosa in proposito. Possiamo cambiare il futuro qui e adesso".

"Abbiamo migliorato la crescita economica preservando l'ambiente, le due cose possono andare insieme e questo deve darci speranza" afferma Obama. "Qui a Parigi dobbiamo fare vedere alle imprese il futuro è in un'economia a basso consumo di carbonio, anche attraverso incentivi e sgravi". "Qui a Parigi confermiamo il nostro impegno per sostenere i Paesi che decidono di saltare la 'parte sporca' del loro sviluppo", cosa che richiede importanti investimenti nell'innovazione tecnologica in campo energetico, ha detto ancora il presidente americano, auspicando che ci sia sostegno anche "ai Paesi più vulnerabili" al cambiamento climatico.

Incontro a porte chiuse tra Putin e Obama a margine della conferenza Onu sul clima a Parigi. Il presidente americano Obama, ha detto al presidente russo, Vladimir Putin, che Bashar al Assad deve lasciare il potere. Lo afferma - riporta l'agenzia Bloomberg - la Casa Bianca, riferendo della incontro fra i due leader.

"In ballo non c'è la tenuta del Pil italiano ma la tenuta del pianeta" ha detto il presidente del Consiglio. Renzi ha sottolineato che serve "un accordo vincolante o sarà scritto sulla sabbia".

"Siamo in una fase in cui l'Italia torna ad essere protagonista in tanti settori, anche in questo - ha aggiunto Renzi - abbiamo una leadership in alcuni settori della green economy. L'Italia è in grado di farci fare bella figura, ma il punto non è solo quello che facciamo noi ma quello che fanno gli altri paesi e in particolare quelli in via di sviluppo".

"L'accordo di Parigi deve rafforzare le azioni post 2020 (sul cambiamento climatico) e ampliare gli sforzi globali per perseguire uno sviluppo sostenibile" ha detto il presidente cinese Xi Jinping, auspicando che questa sia "non una linea d'arrivo ma un nuovo punto di partenza".  "Tutti gli occhi sono oggi su Parigi. Diamoci la mano e lavoriamo per realizzare un meccanismo globale ed efficace di lotta al cambiamento climatico", e "costruire nuove relazioni internazionali che si basino su cooperazioni win-win".

La Russia si impegna a tagliare del 17 per cento le emissioni inquinanti responsabili del riscaldamento globale. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin alla Conferenza sul clima di Parigi. Il presidente ha precisato che il taglio avverrà entro il 2030 e si tratterà della riduzione del 17 per cento delle emissioni sulla base dei dati del 1990. Tale riduzione avverrà attraverso "un maggiore livello di isolamento degli edifici per l'efficientamento energetico e attraverso nuove nano-tecnologie".

I Paesi sviluppati devono "prendere la guida" della lotta al cambiamento climatico, consapevoli che "le emissioni del passato sono state causate da noi, e per questo dobbiamo essere l'avanguardia nella ricerca sull'innovazione tecnologica per ridurre le emissioni future". Lo ha detto la cancelliera Angela Merkel. Ai Paesi emergenti e ai più vulnerabili, ha aggiunto, "dev'essere data la possibilità di raggiungere uno sviluppo sostenibile, fornendo i fondi adeguati".

Il surriscaldamento del clima "crea conflitti, crea più migrazioni delle guerre" ha detto il presidente francese Hollande. "Dobbiamo intervenire in nome ella giustizia climatica. Quello che è in gioco in questa conferenza è la pace", ha aggiunto. Hollande ha anche espresso la "riconoscenza" sua e di tutta la Francia "per tutti i segni di supporto, tutti i messaggi, tutti i gesti di amicizia" giunti dopo gli attentati del 13 novembre scorso.

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