Città del Vaticano, 9 Dic 2015 - "Attraversare oggi la Porta Santa ci impegni a fare nostra la misericordia del buon Samaritano. Attraversare la Porta Santa ci faccia sentire partecipe di questo mistero d'amore e tenerezza, abbandoniamo ogni forma di paura e timore, viviamo la gioia dell'incontro con la grazia che tutto trasforma". È l'augurio di Papa Francesco per coloro che attraverseranno la Porta Santa per il Giubileo della Misericordia, indetto lo scorso 13 marzo.
Dopo aver pronunciato le parole "Apritemi le porte della giustizia!", Papa Francesco ha solennemente aperto la Porta Santa - spingendo con forza gli stipiti per aprire la Porta più a destra nella Basilica di San Pietro - dando così avvio al Giubileo della misericordia che si svolgerà per un anno e terminerà il 20 novembre del 2016. Prima di aprire la porta santa, e conclusa la messa celebrata insolitamente sul sagrato di San Pietro, il pontefice si è trasferito nell'atrio della basilica vaticana, dove ad attenderlo c'era il Papa emerito Benedetto XVI. Jorge Mario Bergoglio ha abbracciato il suo predecessore, appoggiato ad un bastone e affiancato dal segretario personale, Mons. Georg Gaenswein, ed ha scambiato con lui alcune parole. Così ha ufficialmente preso il via il giubileo "con due papi".
Nell'omelia della messa - officiata prima dell'apertura della Porta Santa - Papa Francesco ha parlato della misericordia a cui è dedicato questo giubileo: "Questo anno straordinario è dono di grazia entrare per quella porta significa scoprire la profondità della misericordia del Padre, che tutti accoglie e a ognuno va incontro personalmente, è lui che ci cerca. Sarà un anno in cui crescere nella convinzione della misericordia. Dobbiamo anteporre la misericordia al giudizio e in ogni caso il giudizio di Dio".
Il pontefice poi ha fatto riferimento al Concilio Vaticano II: "Oggi, qui a Roma e in tutte le diocesi del mondo, varcando la Porta Santa vogliamo anche ricordare un'altra porta che, cinquant'anni fa, i Padri del Concilio Vaticano II spalancarono verso il mondo". "Questa scadenza non può essere ricordata solo per la ricchezza dei documenti prodotti - ha esortato Papa Francesco - che fino ai nostri giorni permettono di verificare il grande progresso compiuto nella fede. In primo luogo, però, il Concilio è stato un incontro. Un vero incontro tra la Chiesa e gli uomini del nostro tempo. Un incontro segnato dalla forza dello Spirito, che spingeva la sua Chiesa a uscire dalle secche che per molti anni l'avevano rinchiusa in sé stessa, per riprendere con entusiasmo il cammino missionario".
Dopo l'apertura, in tanti hanno iniziato a varcare la Porta Santa per il Giubileo. Tra i primi fedeli c'è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con la figlia Laura. Poi anche il premier Matteo Renzi e il ministro degli Interni Angelino Alfano hanno attraversato la soglia.
Nel pomeriggio il Pontefice ha raggiunto piazza di Spagna per il tradizionale omaggio alla statua della Madonna dedicata all'Immacolata Concezione. Questa la preghiera che il Papa ha rivolto alla Madonna: "Vergine Maria, in questo giorno di festa per la tua Immacolata Concezione, vengo a presentarti l'omaggio di fede e d'amore del popolo santo di Dio che vive in questa Città e Diocesi. Vengo a nome delle famiglie, con le loro gioie e fatiche; dei bambini e dei giovani, aperti alla vita; degli anziani, carichi di anni e di esperienza; in modo particolare vengo a te da parte degli ammalati, dei carcerati, di chi sente più duro il cammino. Come Pastore vengo anche a nome di quanti sono arrivati da terre lontane in cerca di pace e di lavoro. Sotto il tuo manto c'è posto per tutti, perché tu sei la Madre della Misericordia. Il tuo cuore è pieno di tenerezza verso tutti i tuoi figli: la tenerezza di Dio, che da te ha preso carne ed è diventato nostro fratello, Gesù, Salvatore di ogni uomo e di ogni donna. Guardando te, Madre nostra Immacolata, riconosciamo la vittoria della divina Misericordia sul peccato e su tutte le sue conseguenze; e si riaccende in noi la speranza in un vita migliore, libera da schiavitù, rancori e paure. Oggi, qui, nel cuore di Roma, sentiamo la tua voce di madre che chiama tutti a mettersi in cammino verso quella Porta, che rappresenta Cristo. Tu dici a tutti: 'Venite, avvicinatevi fiduciosi; entrate e ricevete il dono della Misericordia; non abbiate paura, non abbiate vergogna: il Padre vi aspetta a braccia aperte per darvi il suo perdono e accogliervi nella sua casa. Venite tutti alla sorgente della pace e della gioia'. Ti ringraziamo, Madre Immacolata, perché in questo cammino di riconciliazione tu non ci fai andare da soli, ma ci accompagni, ci stai vicino e ci sostieni in ogni difficoltà. Che tu sia benedetta, ora e sempre. Amen".
L'inaugurazione del Giubileo della Misericordia si è svolta senza incidenti in una capitale blindata dalle misure di sicurezza. Unico arresto, quello di un italiano bloccato ai varchi di Piazza San Pietro con un coltello a serramanico prima dello spettacolo di luci "Fiat Lux" sulla facciata della basilica, a cui hanno assistito circa centomila persone.