Cagliari, 10 Dic 2015. Maggior coinvolgimento delle regioni italiane nelle politiche e nelle scelte che riguardano il sostegno alle aree del mondo più svantaggiate. E' la rivendicazione proveniente dalle Regioni e riconosciuta dal Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo, nella riunione di mercoledì 9 a Roma, al ministero degli Affari esteri, alla presenza del ministro Paolo Gentiloni. Ai lavori del Consiglio è intervenuto l'assessore degli Affari generali Gianmario Demuro in qualità di coordinatore per la cooperazione allo sviluppo della Conferenza delle Regioni. Demuro ha illustrato la posizione dei territori che “chiedono maggiori spazi e possibilità di intervento per sostenere le economie degli Stati dilaniati dalle guerre civili e dall'instabilità politica”.
“Le realtà regionali sono in prima linea sul fronte dell'emergenza legata ai flussi migratori di questi ultimi anni. Un fenomeno di difficile gestione che deve essere affrontato alla radice, con interventi mirati nei paesi di origine dei migranti. Le Regioni, da subito, sono in grado di svolgere un ruolo incisivo per sostenere la crescita degli Stati in difficoltà”, ha sostenuto Gianmario Demuro ricordando il prezioso lavoro svolto dalla Regione Sardegna, con il programma Enpi, nel contesto della cooperazione con i paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Il Consiglio, composto da rappresentanti dei principali soggetti pubblici e privati impegnati nell'ambito della cooperazione allo sviluppo, è stato istituito poco meno di un anno fa con la legge che ha riformato il settore della cooperazione italiana.
Un gruppo di lavoro, in base a una richiesta formulata da diversi componenti dell'organismo, dovrà formulare proposte operative sul tema “migrazioni e sviluppo”. Red