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Donne Impresa – Sono 5.064 le “artigiane coraggiose” della Sardegna che sfidano la crisi anche se negli ultimi 12 mesi ha chiuso l’1,4% delle “imprese rosa”.

Cagliari, 30 Dic 2015 - Otto anni di crisi in Sardegna hanno lasciato il segno anche nel tessuto imprenditoriale gestito dalle donne artigiane. Infatti, tra il 2008 e il 2015, è scomparso più dell’11% delle “aziende artigiane al femminile”, passate da 5.713 unità a 5.064. Negli ultimi 12 mesi, il tasso di chiusura è arrivato all’1,4%.

I numeri dicono anche che il 19,8% delle imprese artigiane sarde è guidato da donne (13esimo posto in Italia), che 44.533 sono le donne imprenditrici in tutti i settori produttivi e che nella nostra isola tra il 2014 e il 2015, ha chiuso i battenti il 10,9% delle imprese gestite da donne (contro una media italiana del -0,5%).

Sono questi i numeri che emergono dalla “fotografia” scattata dall’Ufficio Studi di Confartigianato, che vuole raffigurare la situazione delle artigiane nella nostra isola.

La Sardegna, con l’1,4% di chiusure artigiane negli ultimi 12 mesi, si attesta a metà classifica (media nazionale +0,2%). La situazione peggiore si registra in Basilicata (-2,6%), la migliore è quella del Molise (+2,8%). Da notare che nel periodo pre crisi (2005-2008), l’imprenditoria artigiana femminile sarda cresceva più della media nazionale (+1,5% contro il –0,3% della media Nazionale).

A livello regionale le 5.064 donne titolari di imprese artigiane sono impegnate nei servizi alla persona per il 54,7% (2.768 imprese), nel manifatturiero per il 22,2% (1.124), nei servizi alle imprese per il 16,9% (855) e nelle costruzioni per il 5,8% (293). In “altre attività imprenditoriali” per l’0,5% (24 imprese).

Il settore che ha subito la maggior contrazione percentuale è quello delle Costruzioni (-7,9%), segue il Manifatturiero (-3,4%) e i Servizi alle Imprese (-1,4%).

Tra le vecchie province, 2.013 imprese artigiane (-1,5% rispetto al 2014) sono registrate a Cagliari. Seguono Sassari (1.783/ -1,1% rispetto al 2014), Nuoro (863/ - 2,3% rispetto al 2014) e Oristano (405/ - 0,2% rispetto al 2014).

“I dati del nostro Osservatorio – sottolineano Maria Carmela Folchetti, imprenditrice artigiana e Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – dimostrano come l’imprenditoria femminile sarda vada incoraggiata. C’è la necessità di interventi che liberino tutta le aziende dai troppi vincoli e dai costi che soffocano le iniziative”. “E’ necessario – continua la Presidente Artigiana - poter contare su un welfare che permetta alle donne di conciliare lavoro e famiglia e di esprimere nell’impresa le proprie potenzialità”.

Risultato: tra crisi economica e carenze dei servizi pubblici per la famiglia, il numero delle donne che a

“Ma questo non ci basta – continua e conclude la Folchetti - stiamo combattendo la battaglia per ottenere anche i voucher per l’assistenza ai familiari anziani e ai disabili; un voucher per formare i collaboratori chiamati a sostituire temporaneamente la titolare nell’attività d’impresa; un credito d’imposta per incentivare la creazione di attività d’impresa nei servizi di welfare per la famiglia e per l’infanzia; sgravi fiscali e contributivi per assunzioni a tempo determinato di coadiuvanti nei periodi di maternità o di assistenza a figli minori o parenti anziani; l’istituzione, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, di un Fondo per l’imprenditoria femminile”.

Insomma, per fare l’imprenditrice e la mamma, in Sardegna bisogna essere sempre più brave del resto d’Italia.

  Imprese artigiane femminili (al 30 giugno 2015) Donne titolari di imprese artigiane in Sardegna Andamento %: 2015 rispetto al 2014
    Manifatturiero Costruzioni Servizi Impresa Servizi Persona Altre    
Cagliari 2.013 394 80 363 1.170 6   -1,5%
Oristano 405 97 8 38 258 4   -0,2%
Nuoro 863 260 32 109 457 5   -3,5%
Sassari 1.783 373 173 345 883 9   -2,9%
Sardegna 5.064 1.124 293 855 2.768 24   -2,6%
ITALIA 179.966 44.045 7.604 23.308 104.400 609   + 0,2%