Cagliari, 11 Gen 2016 – In un comunicato il Segretario generale Cisl, Oriana Putzolu commenta con una nota la nuova legge finanziaria della Regione Sardegna: “In attesa di conoscere i dettagli della manovra finanziaria 2016, dai primi annunci sembra di capire che anche questa nuova Finanziaria regionale rispetterà la tradizione degli ultimi anni: risorse regionali non manovrabili e rimando totale della spesa per lo sviluppo alle annualità 2016 della programmazione comunitaria e del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC). Con una unica novità importante: il pesante intervento che graverà su una parte dei contribuenti sardi per colmare il disavanzo della sanità sarda, con il forte rischio di risucchiare dentro la povertà relativa fasce di popolazione (lavoratori e pensionati) in questo momento al riparo”.
“Se questo corrisponderà alla realtà - prosegue la nota del Segretario - si conferma il fatto che le uniche risorse per investimenti, politiche attive, interventi sul sociale, sono quelle già conosciute da tempo: i programmi operativi dei diversi settori, il FSC, oltre al mutuo autorizzato dalla scorsa finanziaria. Una Finanziaria 2016, dunque, in apnea, in attesa che si consolidi l’economia nazionale, con limitata forza propulsiva, difficilmente in grado di mettere in azione un’autonoma e forte politica di sviluppo”.
Oriana Putzolu scrive ancora che “Preoccupa la tempestività della spesa, che è quella che determina la vera e reale efficacia degli interventi: quella comunitaria è legata alle procedure previste da Bruxelles, che impongono giustamente avvisi, selezioni e graduatorie, richiedenti mesi di tempo prima di avviare effettivamente la reale spesa sul territorio (è sotto gli occhi di tutti la rincorsa delle scorse settimane per chiudere e pagare i progetti della programmazione 2007-2013); quella delle opere pubbliche, che determina una notevole distanza tra momento dello stanziamento e reale cantierabilità delle stesse opere”.
“Per quanto scritto e per i ritardi con cui ci si appresta all’approvazione del bilancio 2016, - conclude la nota - i segnali che arrivano per il sistema economico e sociale regionale non sembrano particolarmente positivi”. Com