Giacarta (Indonesia), 14 Gen 2016 - Almeno 6-8 esplosioni e poi il suono di corpi d'arma da fuoco: così è iniziata a Giacarta una mattina di terrore, con la polizia ancora impegnata in un confronto armato con un gruppo di terroristi composto da una decina di persone. Dalle prime informazioni riportate dai media locali, ci sarebbero almeno sette persone decedute nei pressi del centro commerciale della centralissima area di Sarinah. La polizia ha anche informato che una delle vittime sarebbe di nazionalità olandese. Ci sarebbero anche molti feriti. Fonti della polizia collegano l'assalto ai fondamentalisti dell'Isis che, a dicembre, avevano fatto sapere che presto a Giacarta si sarebbe "fatto festa".
Intanto la polizia indonesiana ha fatto sapere che le milizie jihadiste dello Stato Islamico (Isis) hanno diffuso un messaggio in codice di avvertimento prima degli attentati. Non è ancora chiaro quale sia l'effettiva responsabilità degli attacchi, non ancora rivendicati, ma stando alla polizia un messaggio diffuso dall'Isis "avvertiva che vi sarebbe stato un concerto in Indonesia e che sarebbe finito sulle prime pagine".
Una prima ricostruzione parla di almeno tre kamikaze che si sarebbero fatti esplodere allo Starbucks cafè nel centro della capitale. Altri due uomini armati avrebbero attaccato un vicino posto di polizia. Secondo TVOne, un network televisivo locale, altre tre esplosioni sarebbero state udite in altre parti della città. Un portavoce della polizia ha parlato di sette morti, tra cui 4 fondamentalisti islamici che avrebbero preso alle azioni terroristiche.
Giacarta è la capitale dell'Indonesia, il più popoloso Paese a maggioranza musulmana: oltre l'85 per cento degli abitanti hanno scelto l'Islam come religione in una nazione in cui vige comunque la libertà di culto.