Varese (Lombardia), 15 Gen 2016 - Un uomo è stato arrestato stamani per l'omicidio di Lidia Macchi, la studentessa trovata morta in un bosco in provincia di Varese nel 1987. L'arresto, dopo quasi trent'anni dal fatto, è stato eseguito dalla Squadra Mobile di Varese su disposizione del gip di Varese e su richiesta del sostituto pg di Milano, Carmen Manfredda. Da quanto si è saputo l'arrestato è un ex compagno di liceo della vittima.
Lidia Macchi era stata uccisa il 7 gennaio 1987 con 29 coltellate. Era andata a trovare una amica ricoverata all'ospedale a Cittiglio (Varese) e non era più tornata a casa.
Il suo omicidio aveva fatto clamore anche perché dalla data della sua scomparsa, due giorni prima, genitori, amici, compagni di Cl e forze dell'ordine l'avevano cercata ovunque fino al suo ritrovamento del suo corpo in un bosco. Lidia Macchi, aveva vent'anni ed era studentessa di legge alla Statale di Milano, e capo guida scout nella sua parrocchia di Varese. I genitori hanno sempre chiesto che venisse scoperta la verità.
L'uomo arrestato si chiama Stefano Binda. Da quanto si è saputo, l'uomo sarebbe colui che il 9 gennaio dell'87, giorno dei funerali della ragazza, avrebbe inviato una lettera anonima a casa della famiglia Macchi intitolata 'In morte di un'amica' che conteneva riferimenti impliciti e inquietanti all'uccisione della giovane.