Cagliari, 16 Gen 2016 - Tempi di pagamento alle imprese ancora fuori “normativa europea” da parte delle Pubbliche Amministrazioni della Sardegna.
Ammontano infatti a 103 i giorni (in media) che occorrono per saldare le fatture alle imprese: 43 giorni in più se si tratta di pagamenti “sanitari” mentre si sfora di 73 giorni con le fatture ordinarie.
I dati (relativi alle fatture emesse fino al 31/10/2015) sono stati elaborati da Confartigianato su rilevazione del MEF di novembre, per pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni relative agli ambiti delle Amministrazioni periferiche dello Stato, Enti del Servizio Sanitario Nazionale, Enti Locali e Regioni e Province autonome.
“Va meglio rispetto ad alcune regioni ma di certo non possiamo gioire per essere a metà della classifica – afferma Maria Carmela Folchetti, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – la verità è che le nostre imprese, a 34 mesi dall’entrata in vigore del decreto legislativo di recepimento della Direttiva, soffrono ancora in modo eccessivo un comportamento sleale e contro la legge”.
I 103 giorni della Sardegna sono quasi un paradiso rispetto ai 149 che in media sono costretti ad attendere gli imprenditori della Calabria e quasi in linea (4 giorni in più) rispetto alle media nazionale di 99 giorni.
E’ infatti ancora lontano il termine ordinario di 30 giorni stabilito dalla Direttiva Comunitaria sui pagamenti 2011/7/UE - recepita con il decreto legislativo 9 novembre 2012 n.192; termine derogabile in alcuni casi non oltre i 60 giorni come per acquisti del Servizio sanitario nazionale e di 30 giorni per gli altri settori della Pa.
“Purtroppo i tempi di pagamento delle opere da parte delle Pubbliche Amministrazioni della Sardegna sono ancora lunghi – continua la Folchetti - anche se ci sono eccellenti esempi di virtuosità, ovvero Enti che erogano nei 30 giorni imposti dalla Direttiva Europea o ci si avvicinano: questi devono essere presi a esempio”.
I dati del MEF ci dicono che il record in Sardegna va a Selargius che ha regolato circa 8 milioni di euro di fatture alle imprese con una media di 24 giorni. Seguono 3 comuni che hanno pagato con un leggerissimo ritardo: Sinnai che ha regolato quasi 6 milioni di euro di lavori con una media di 34 giorni. Poi Elmas che ha bonificato circa 7 milioni di lavori alle imprese entro 37 giorni. Chiude la top four il Comune di Santu Lussurgiu che ha regolato circa 1,3 milioni di euro di fatture alle imprese in 43 giorni.
Anche dopo gli interventi varati a partire dalla primavera del 2013, l'Italia rimane il Paese europeo con il più alto debito commerciale verso le imprese per beni e servizi che, per la sola parte di spesa corrente, è pari al 3,0% del Pil.
“In questo periodo si parla tanto di opere pubbliche il cui avvio potrebbe servire a immettere nel mercato importanti risorse economiche, a creare lavoro e a salvare imprese e posti – continua la Folchetti – il problema è che se poi i pagamenti vengono effettuati in maniera tardiva, le imprese non si salvano. Sono all’ordine del giorno le aziende che sono state liquidate dopo essere fallite”.
“Questo non è tollerabile e non deve più accadere – conclude la Presidente - problema è che poi questi ritardi costringono le aziende a rivolgersi in maniera sempre più massiccia al mercato del credito, sempre più asfittico e sempre meno accessibile agli artigiani e alle piccole e medie imprese. E’ necessario spezzare questa catena e questo circuito che somiglia sempre più a un girone infernale”.
‘Rispetta le regole, Vinci la vita’, Lega e Polizia di Stato nei club per la sicurezza stradale
Dal 13 gennaio la Polizia Stradale entra nelle sedi delle società della Lega B per promuovere fra giocatori, staff tecnici e dirigenti il valore della sicurezza stradale.
Dal 12 dicembre e fino al 30 gennaio B Solidale sposa il grande progetto di educazione alla sicurezza stradale “Rispetta le regole, Vinci la VITA”, sui 22 campi del Campionato Serie B ConTe.it. Il progetto, realizzato con la Polizia di stato, la Lega Nazionale Professionisti B e l’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, si amplia ora con una sinergia virtuosa nelle città che ospitano il Campionato Serie B ConTe.it 2015 – 2016.
Infatti a partire da mercoledì 13 gennaio, presso le sedi delle società, la Polizia Stradale tiene un corso di formazione sul tema della sicurezza stradale rivolto a giocatori, staff tecnici e dirigenti. L’incontro con giocatori tecnici e dirigenti del Cagliari si è svolto ieri pomeriggio presso la sede di Asseminello. Il Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Cagliari ha chiacchierato con i ragazzi del Cagliari Calcio, il loro allenatore e collaboratori della società. I ragazzi hanno mostrato un grande interesse interagendo con il personale della Polizia Stradale dimostrando anche in quest’ambito nonostante la giovanissima età consapevolezza del proprio ruolo soprattutto della funzione sociale rivestita agli occhi dei loro coetanei (e non solo) e massima correttezza non solo nel terreno di gioco ma anche nella vita.
L’evento ha il duplice beneficio di: rendere consapevoli i calciatori sul tema della violenza stradale attraverso analogie tra il campo da gioco e la strada, evidenziando quanto il rispetto delle regole porti ad un buon risultato sportivo, così come ad un comportamento di guida sicuro; favorire, attraverso l’immagine dei calciatori stessi, un comportamento corretto sulla strada anche dei tifosi grazie ad un effetto emulazione.
Troppe volte si vedono stigmatizzati comportamenti negativi di calciatori nei media, mentre si tende ad evidenziare troppo poco gli esempi positivi che esistono nel calcio e nello sport. Tra gli obiettivi del progetto c’è anche quello di agevolare la testimonianza attiva di comportamenti positivi da parte dei calciatori e degli addetti ai lavori che, grazie al loro esempio, possono aiutare a salvare molte vite.
Come ha sottolineato Marcello Lippi, testimonial del progetto di educazione stradale, la metafora dello stadio con la strada è suggestiva ma con una sostanziale differenza: “sul campo si rischia al massimo una sconfitta e non la vita”. L’ex CT campione del mondo sottolinea anche che tutti coloro che hanno avuto successo nello sport o in altri campi hanno il dovere di mettere a disposizione le proprie esperienze per suggerire il “percorso più giusto verso un futuro migliore”.
Durante il corso di formazione sarà inoltre proiettato lo spot della campagna che continuerà a essere diffuso sui campi della Serie B ConTe.it e sulle TV nazionali e locali sino al 30 gennaio. Com