Sassari, 29 Gen 2016 - L’Ict è un settore con enormi prospettive di crescita, soprattutto in Sardegna dove esistono importanti realtà produttive capaci di offrire un ricco patrimonio di conoscenza, grazie alle esperienze acquisite negli ultimi anni nei mercati esteri. Oggi tutto si muove a grande velocità sull’economia della condivisione, sull’intelligenza collettiva e sulla produzione a costi marginali che tendono allo zero: il settore dell’ICT è il motore di questo cambiamento. È quanto emerso dal racconto degli imprenditori che oggi, nella sala della Camera di Commercio di Sassari, hanno animato il workshop ‘Obiettivo Export. La Sardegna e i mercati internazionali’, iniziativa dell’Assessorato dell’Industria inserita nell’ambito del più vasto programma triennale regionale per l’internazionalizzazione rivolto alle piccole e medie imprese isolane. Dopo l’evento organizzato nel dicembre scorso con il workshop dedicato al settore dell’agroalimentare, oggi l’attenzione si è concentrata sulle aziende che operano con ottimi risultati nel settore delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione e sulle opportunità che il settore stesso può ancora offrire.
L’ICT in Sardegna ha già numeri di una certa consistenza: 1.904 imprese e 6.670 addetti; un know how che si è accumulato nel tempo; competenze e capacità professionali molto avanzate. Non a caso, queste imprese rappresentano il 2% del settore Industria e Servizi, una quota quasi pari al dato nazionale. Accanto ad alcune grandi imprese (tre, che da sole contano 1.900 addetti), ci sono molte piccole imprese distribuite per prodotti e territorio (1.900 imprese con meno di 10 addetti ma che occupano nel complesso 3.300 addetti). In questo settore non c’è bisogno di grande dimensione per esportare: quindi tutte, ma meglio se in rete, possono accedere ai mercati internazionali con i propri piani export.
Le esperienze di successo, raccontate oggi dagli imprenditori che lavorano nell’ICT, rafforzano ancora di più il percorso che abbiamo intrapreso nel supportare le aziende sia sui finanziamenti che sull’internazionalizzazione”, ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, che ha chiuso i lavori del workshop. “La Sardegna, lo dicono gli imprenditori del settore, è il luogo ideale per lavorare nell’ICT: qui ci sono le professionalità, le università e le competenze. Ora dobbiamo crescere. Ecco perché Il distretto dell’ICT va sostenuto e aiutato. La Regione sta facendo due cose: da un lato l’intervento sui finanziamenti, dall’altro le iniziative per l’export. Sul fronte dei finanziamenti – ha aggiunto l’assessore Piras – c’è un fondo di 10 milioni di euro che la Regione ha deciso di costituire per l’acquisizione di partecipazioni dirette in imprese innovative. Non meno importanti sono le risorse destinate all’internazionalizzazione. Proprio ieri la commissione Attività produttive del Consiglio regionale ha dato il via libera alle direttive per la promozione nei mercati esteri delle PMI in forma aggregata. La Giunta – ha ricordato la titolare dell’Industria – pubblicherà nelle prossime settimane un bando a sportello che rimarrà aperto per tre anni. Ogni rete di imprese potrà ottenere fino a 800mila euro di finanziamento. Abbiamo stanziato 16 milioni di euro con un obiettivo concreto: aiutare le piccole e medie imprese dell’Isola a conquistare i mercati esteri. Ma chiediamo alle imprese di fare rete perché solo unendo le forze si possono creare opportunità nei mercati internazionali”.
introdurre i lavori del workshop è stato l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, che si è soffermato sul piano di digitalizzazione dell’amministrazione regionale. L’assessore, nell’illustrare i contenuti del piano, ha annunciato la convocazione, nelle prossime settimane, della prima conferenza regionale sull’Agenda digitale. "Vogliamo chiamare a raccolta le imprese del settore. Sarà un importante momento di confronto per esaminare, nel concreto, quale contributo gli imprenditori vogliono e possono offrire per rafforzare il processo di sviluppo
delle nuove tecnologie in Sardegna. Sul versante delle infrastrutture – ha detto l’assessore Demuro – stanno per partire i lavori per la diffusione della banda ultra larga in 324 Comuni sardi che rientrano nelle aree in fallimento di
mercato, in cui gli operatori privati non hanno manifestato interesse a intervenire. Questi interventi saranno interamente realizzati con risorse pubbliche per garantire uguaglianza di diritti e parità di accesso a Internet a tutti i sardi. Tutte le azioni sono rivolte alla riduzione del divario digitale, condizione indispensabile per avviare nuovi processi di crescita economica nei territori”.