Cagliari, 11 Feb 2016 – Si sono concluse le audizioni settimanali programmate dalla Commissione “Attività Produttive” presieduta da Luigi Lotto.
L’organismo consiliare ha dedicato l’intera mattinata all’audizione dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi che ha presentato il consuntivo del Psr 2007-2013, riferito sulle parti di competenza della manovra finanziaria 2016-2018 ed espresso il parere sulle proposte di legge in materia di panificazione e tutela dei pani tipici che nelle prossime settimane saranno licenziate dalla Commissione.
Consuntivo psr 2007-2013 - L’assessore ha illustrato nel dettaglio i risultati ottenuti nei quattro assi del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013: competitività, ambiente e gestione del territorio, diversificazione produttiva, strategie di sviluppo locale e cooperazione.
«La Regione ha raggiunto gli obiettivi del Piano di Sviluppo Rurale 2013-2017 – ha detto Falchi –sono stati spesi 1278 milioni su 1284, pari al 99% delle somme disponibili. E’ un risultato straordinario se si considera che nel 2013 le risorse ancora da impegnare ammontavano a circa 540 milioni di euro. Il lavoro fatto dalle strutture dell’assessorato e dall’autorità di gestione, nel 2014 e 2015, è stato determinante: in alcuni casi si è riusciti ad accelerare la spesa, in altri è stata necessaria una rimodulazione del piano per trasferire le risorse nelle misure con maggiori possibilità di spesa».
L’assessore, coadiuvato dal direttore generale dell’agricoltura Sebastiano Messina e dal direttore di Argea Gianni Ibba, ha poi fatto chiarezza sui disimpegni: «In questi giorni sono circolate tabelle che parlano di 11,5 milioni di euro non spesi – ha detto Falchi – in realtà i soldi che dovranno essere restituiti ammontano a poco più di 6 milioni, gli altri 5,5 riguardano contenziosi che potrebbero concludersi positivamente. In ogni caso, la Sardegna raggiunge un risultato storico: la quasi totalità delle risorse è stata utilizzata con una grande fetta destinata agli investimenti».
Un risultato riconosciuto anche dai rappresentanti delle opposizioni che hanno rivolto un plauso all’assessore e alle strutture di riferimento per il lavoro svolto.
Le migliori performance si sono registrate negli assi 2 (Ambiente e governo del Territorio) e 3 (Diversificazione produttiva) con il 100% delle risorse spese. Bene anche l’asse 1 (Competitività) che ha raggiunto il 99,7%. Qualche criticità invece sull’asse 4 (Sviluppo Locale) nel quale sono rimasti in cassa 6 milioni di euro: «Abbiamo liquidato circa 930 domande – ha aggiunto Falchi – ne sarebbero bastate 300 in più per consentire di esaurire la dotazione finanziaria a disposizione. La Sardegna è comunque una delle regioni italiane che è riuscita a spendere di più nell’ultimo periodo».
Tra gli interventi più importanti finanziati con il Psr 2007-2013 rientrano l’infrastrutturazione tecnologica delle aree rurali con la banda ultralarga, l’ammodernamento delle aziende agricole, l’acquisto di 277 mezzi per i comuni periferici (minibus, pick up, ruspe, escavatori etc), il ripristino delle strutture aziendali danneggiate dal ciclone Cleopatra. Bene anche la misura 112 per il primo insediamento in agricoltura: «Oltre duemila giovani hanno ottenuto un finanziamento dei loro progetti – ha detto l’assessore – entro il mese di marzo partiranno i primi bandi del nuovo Psr. L’obiettivo dell’assessorato per il futuro è quello di favorire la crescita delle nuove realtà imprenditoriali attraverso un programma di assistenza fornito dai tecnici di Laore».
L’assessore ha poi risposto ad alcune richieste di chiarimento formulate dai consiglieri Gaia (Upc), Ledda (La Base), Tendas e Comandini, Crisponi (Riformatori) e Carta (Psd’Az),
Sul credito alle aziende, Falchi ha annunciato l’avvio di un’interlocuzione con la Sfirs per il ripristino di un fondo di garanzia per i prestiti in agricoltura «Ci sono 20 milioni di euro disponibili dal 2008 –ha ricordato l’esponente della Giunta – attualmente sono nel portafoglio di ISMEA, potrebbero essere liberati per dare una prima risposta alle imprese».
Più complessa la questione sul prezzo del latte: «E’ vero che potrebbe scendere nei prossimi mesi – ha ammesso Falchi – occorre ragionare sulle azioni da mettere in campo. I consorzi hanno presentato il piano per la regolazione dell’offerta. La pratica è già nei tavoli del Ministero, attendiamo a breve i decreti».
Manovra finanziaria 2016-2018 - La somma complessiva messa a disposizione dalla manovra finanziaria per l’assessorato all’agricoltura è di 143 milioni di euro. Gran parte delle risorse, circa 82 milioni di euro, saranno destinate al funzionamento delle agenzie agricole Agris, Argea e Laore. Altri 26 andranno invece ai Consorzi di Bonifica.
Non esistono grandi spazi di manovra – ha detto Falchi – la finanziaria di quest’anno ricalca quello del 2015 con le stesse voci e qualche risorsa in più per favorire le aggregazioni di imprese e la qualità dei prodotti».
Alle organizzazioni dei produttori Apa e Aras saranno destinati 13,6 milioni di euro, mentre 1,8 milioni serviranno per la tenuta dei libri genealogici e lo svolgimento dei controlli funzionali.
Per migliorare la qualità delle produzioni delle aziende zootecniche sono stati stanziati: un milione di euro per l’acquisto di riproduttori e fattrici e 700mila euro per l’acquisto di riproduttori maschi resistenti alla “scrapie”.
Attenzione infine per il comparto ippico (1 milione) e per le attività di promozione con lo stanziamento di 1,6 milioni per la pubblicità istituzionale dei prodotti agroalimentari.
Proposte di legge su panificazione e tutela pani tipici - L’assessore Falchi ha espresso apprezzamento per la decisione delle Commissione si lavorare ad una disciplina organica sulla panificazione e la tutela dei pani tradizionali della Sardegna. In carico all’organismo consiliare vi sono attualmente due iniziative legislative presentate dai consiglieri Daniela Forma (Pd) e Luigi Crisponi (Riformatori). Le proposte, come annunciato dal presidente Lotto, andranno a confluire in un Testo Unico che detterà norme chiare finalizzate a una tutela di produttori e consumatori.
“È un lavoro che arriva in un momento favorevole – ha detto il rappresentante dell’esecutivo – i bandi del nuovo Psr prevedono infatti interventi per l’implementazione delle filiere cerealicole. Con una norma ad hoc potranno essere valorizzati i comparti della pasta e del pane tradizionale. La scorsa settimana la Giunta ha approvato una delibera sui marchi collettivi di qualità garantiti dalla Regione Sardegna. Il documento è ora all’attenzione di Bruxelles. E’ stato già costituito un gruppo di lavoro per definire i disciplinari. Un occhio di riguardo sarà riservato alle filiere suinicole, orticole e cerealicole».
Falchi, accogliendo un suggerimento del consigliere Gaia, ha dato la disponibilità ad approfondire la questione e a valutare l’ipotesi di una tutela dei marchi comunali (Deco) sotto l’ombrello del marchio collettivo regionale.