Milano, 11 Feb 2016 - L'Europa viene messa di nuovo sotto pressione con le vendite che colpiscono in particolare i titoli finanziari. Maglia nera tra i listini quello di Milano che peggiora ulteriormente e l'indice Ftse Mib cede ora il 5,20, dove le banche vengono a più riprese sospese al ribasso. Deboli anche i titoli dell'energia (DJ Stoxx -3,34%) e delle materie prime (DJ Stoxx -5,3%) con il petrolio ancora in calo. Le rassicurazioni del presidente della Fed non sono bastate e i listini in Europa scivolano ai minimi da ottobre 2013 mentre i futures sugli indici Usa appaiono in calo. Societe Generale cede il 12,11% dopo i conti trimestrali deludenti; Ubi perde l'11,64%, Mediobanca l'8,3% e il Banco Popolare il 7 per cento, con l'indice di settore che perde il 5,58 per cento. Londra cede il 2,12%, Parigi il 2,6% e Francoforte il 2,15%.
Si attesta a 150 punti base lo spread tra Btp e Bund tedeschi a metà mattinata, con il tasso del decennale italiano all'1,67% sul mercato secondario. Il differenziale spagnolo è a 158 punti.
Chiuse per festività Tokio e Shanghai, i segnali dall’Asia sono giunti stamane da Hong Kong, che ha segnato un calo del 4%, appesantita da vendite generalizzate anche a seguito del calo del prezzo del petrolio, con il Wti sceso a 27 dollari il barile.
Le incertezze si erano già registrate ieri sera a Wall Street, con le chiusure contrastate di Dow Jones (-0,62%) e Nasdaq (+0,35%).
