Roma, 16 Feb 2016 - A poche ore dal voto in Senato sul Ddl Cirinnà sulle Unioni Civili non c'è ancora l'accordo all'interno del Partito democratico sulla linea da adottare in aula. La riunione di ieri tra il capogruppo Pd al Senato, Luigi Zanda, il ministro Maria Elena Boschi, il senatore dem Marcucci e una folta rappresentanza dei senatori cattodem sulle unioni civili è finita con un nulla di fatto: nessuna mediazione è stata raggiunta. Tanto che Zanda ha spiegato, al termine del lungo vertice: "Dobbiamo ancora approfondire questioni molto delicate. Il lavoro proseguirà stasera e domani mattina. Non c'è ancora un punto definito".
L'emendamento a prima firma Marcucci, rinominato 'super canguro' per l'effetto di "saltare" molti emendamenti al ddl Cirinnà qualora approvato, sarà votato dall'Aula del Senato. E' uno dei pochi punti fermi al termine della lunga riunione del Pd al Senato. "L'emendamento Marcucci è in calendario e non vedo come non si potrà non votare", replica Zanda a domanda specifica. Quanto a un possibile voto per parto separate dell'emendamento in questione, Zanda taglia corto: "Sono scelte che spettano all'aula".
La Lega risponde annunciando di essere pronta a ritirare 4500 emendamenti al ddl Cirinnà, così da lasciarne per l'Aula solo 500. Lo annuncia il capogruppo al Senato, Gian Marco Centinaio. Alle 15,30 abbiamo la riunione del gruppo, prima dell'Aula. Li porterò la proposta di ritirare 4.500 emendamenti al ddl, per togliere qualsiasi alibi al Pd", che invece è già pronto a votare il super canguro Marcucci. "Ma sia chiaro - aggiunge Centinaio - sui 500 emendamenti rimanenti il Pd non può fare una valutazione di merito e chiederci di eliminare quegli 86 che considera dei 'mini canguri' e che invece sono degli emendamenti soppressivi. Il Pd non ha capito una cosa per noi chiara: la legge Cirinnà noi la vogliamo affossare". Insomma, la Lega potrebbe tentare il 'colpaccio' per evitare che il Pd metta in votazione l'emendamento Marcucci. L'accordo tra i capigruppo, poi mai portato a buon fine, prevedeva infatti che la Lega ritirasse la maggior parte dei suoi emendamenti, e il Pd ritirasse contestualmente l'emendamento 'canguro'.