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Siria, tregua a rischio. Ong denunciano violazioni: Turchia bombarda postazioni curde

Damasco, 27 Feb 2016 - Nelle principali città siriane per la prima volta da quasi 5 anni la notte è trascorsa senza il fragore dei bombardamenti. Una tregua interrotta, due ore dopo il cessate il fuoco, dall'esplosione di un'autobomba nella provincia di Hama, e poi la notizia che l'artiglieria turca ha nuovamente bombardato le forze curde dell'Ypg che nella provincia di Raqqa combattono l'Isis. A denunciare le violazioni l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). Intanto il gruppo islamista ribelle Jaish al Islam afferma che elicotteri governativi hanno sganciato due barili bomba sulle sue postazioni nei pressi di Damasco. I media libanesi cominciano a fornire alcuni dettagli sull'esplosione avvenuta sulla strada tra le città di Somalia e Khanifis nel governatorato siriano occidentale di Hama. Sospetti su un militante dell'Isis. Mosca: "L'aviazione russa ha completamente fermato i bombardamenti nella 'zona verde' ".

L'intesa tra Stati Uniti e Russia per la tregua da questa notte è stata confermata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che ha approvato all'unanimità una risoluzione in appoggio della sospensione delle ostilità.

La tv siriana ha dato notizia di due soldati morti a causa di una autobomba nella provincia di Hama, due ore dopo l'inizio della tregua. Alcuni dettagli arrivano dai media libanesi. Ci sarebbero diversi i feriti al momento e dalle prime indiscrezioni della polizia si sospetta che a far esplodere la bomba sia stato un militante del sedicente Stato Islamico, ma non c'è stata alcuna rivendicazione.

Al Nusra Dalla tregua nelle ostilità - la prima da quando è cominciata la guerra a marzo del 2011 - sono escluse le due formazioni terroristiche più pericolose: l'Isis ed il braccio di al Qaeda in Siria, il fronte Jubath al Nusra.

Circa cento milizie di insorti siriani hanno comunicato di voler rispettare il cessate il fuoco. Lo riferisce la tv panaraba al Arabiya. "Le fazioni dell'Esercito libero siriano e dell'opposizione armata sono d'accordo per il rispetto di una tregua temporanea" che "durerà un periodo di due settimane", si legge nel comunicato dell'Alto comitato per i negoziati dell'opposizione siriana e dei ribelli, che ha annunciato che "97 fazioni" si sono impegnate per il rispetto dell'accordo tra Usa e Russia per la cessazione delle ostilità.

I colloqui di pace sulla Siria riprenderanno il prossimo 7 marzo "se la tregua tiene", ha detto l'inviato Onu per la Siria Staffan de Mistura.  De Mistura ha tenuto un briefing a porte chiuse in videoconferenza da Ginevra con i rappresentanti del Consiglio di Sicurezza, prima di annunciare la data del 7 marzo per la ripresa dei colloqui sulla Siria e prima del voto con cui il Consiglio Onu ha approvato all'unanimità la risoluzione che contiene appunto l'indicazione di una "ripresa dei colloqui il più presto possibile".

 

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