Ales (Or), 27 Feb 2016 - "La cultura è un potente strumento di riscatto sociale, e questo concorso di pittura dedicato a Gramsci e alla popolazione carceraria ci suggerisce due riflessioni: il lavoro nelle carceri per favorire il reinserimento dei detenuti nella società, e quanto in questo l'arte sia un veicolo potente". A dirlo è l'assessore della Cultura e Pubblica Istruzione, Claudia Firino, al primo appuntamento dell'anno gramsciano istituito dall'Esecutivo, che ha visto premiati i detenuti delle carceri italiane per il concorso Peppinetto Boy, "Gramsci visto da dietro le sbarre", promosso dall'Associazione Casa Natale Antonio Gramsci di Ales, alla presenza di amministratori locali, consiglieri regionali, parlamentari sardi e il Guardasigilli Andrea Orlando. "Il pensiero dei detenuti è andato oltre la loro condizione con uno sguardo capace di cogliere e interpretare realtà lontane dal loro attuale vissuto.
L'attenzione di Gramsci verso una società più giusta, inclusiva e democratica - ha proseguito l'assessore Firino - è il messaggio che vogliamo trasmettere alle nuove generazioni e che richiama l'attenzione di tutti, dai rappresentanti delle istituzioni ai cittadini. Per questo ringrazio, per la sua presenza attenta e significativa, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando". L'assessore Firino ha chiuso il suo intervento ricordando che Ales e l'Alta Marmilla sono territori scelti dalla Regione per gli interventi della Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI), che devono essere considerati strategici perché la Sardegna possa essere presa come esempio e modello per le altre aree interne del resto d'Italia, grazie a un lavoro sempre più attento e coordinato tra Regione e Governo.