Cagliari, 29 Feb 2016 - “Il punto centrale della nostra presenza qui oggi non è sposare questa o quell’altra causa, ma condividere, tutti insieme, un percorso di sviluppo che conduca a un benessere basato sulle capacità di fare, fondato sulle caratteristiche di questo territorio che dobbiamo portare a valore. E sviluppo, nella nostra concezione, significa essere autonomi, avere finalmente la capacità orgogliosa di uscire da una situazione in cui si è chiesto solo assistenzialismo. Ciò sarà possibile, innanzitutto, superando le contrapposizioni: da mesi ragioniamo con i territori, chiediamo proposte, ascoltiamo, scegliamo insieme a voi le scommesse fondamentali per crescere”. Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru che oggi a Oliena è intervenuto al convegno “I parchi della Sardegna Centrale: vocazione per il rilancio dello sviluppo territoriale”, organizzato dalla Cisl insieme all’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano. All’iniziativa era presente anche l’assessore della Sanità Luigi Arru.
“Conosciamo bene il potenziale delle zone interne, solo gli sciocchi possono pensare di sottovalutarlo. E sul fronte delle risorse abbiamo già prenotato gli spazi per la programmazione territoriale, così da avere la copertura quando ci sarà l’accordo di programma”, ha proseguito il presidente Pigliaru. “Ma i soldi senza progetti servono a ben poco, e in molti casi alla fine non si riesce a spenderli. L’essenziale quindi è lavorare sulle idee e ciò vale anche per i Parchi, che sono il tema di questo incontro. Si tratta certamente di un’attrazione turistica importante, ma soprattutto di un enorme fattore potenziale di marketing territoriale. La Sardegna ha estremo bisogno di visibilità. I nostri prodotti, per conquistare mercati più ampi, devono essere conosciuti: offrire al mondo l’immagine di un ambiente straordinario significa creare un traino eccezionale. Ma nello stesso tempo è necessario mettere ordine nella nostra capacità di produrre, perché non si può promuovere un prodotto che poi, una volta conosciuto, non arriva a soddisfare la richiesta. Si tratta, anche in questo caso, di superare le contrapposizioni. La filiera si organizza – ha spiegato il Presidente della Regione – se i produttori, radicati in un territorio di nota qualità ambientale, dialogano con imprese grandi e piccole capaci di arrivare ai mercati. Certo è che, a monte, per garantire speranza produttiva alle zone interne dobbiamo vincere la peste suina che da 38 anni tiene tutti in ostaggio. Lo sviluppo è fatto di tasselli che devono andare al giusto posto, e questo è un pezzo fondamentale anche dal punto di vista simbolico: è la battaglia della legalità che porta benessere, contro l’illegalità che blocca la crescita di un intero territorio”, ha concluso Francesco Pigliaru.
L’assessore Spano ha sottolineato che parlare di parchi con la comunità di riferimento significa rinsaldare i legami con il territorio: “Pensare alla sua gestione e a quella del patrimonio forestale quali fondamenti di sicurezza e garanzia di sviluppo. Siamo impegnati nella tutela per garantire che alle nuove generazioni sia tramandato l’immenso capitale naturale della Sardegna”. La titolare dell’Ambiente invita a volgere lo sguardo alle realtà internazionali: “All’estero esistono parchi dove le zone di sfruttamento e quelle di tutela integrale non confliggono tra loro. Praticare lo sviluppo sostenibile significa trovare forme di gestione che sappiano trovare l’equilibrio tra valorizzazione e tutela”. L’assessore si è poi soffermata sul tema della burocrazia, in realtà molto limitata quando le amministrazioni lavorano assieme con la guida della Regione. “La metodologia giusta è quella usata per il Parco di Tepilora: al tavolo c’erano le comunità locali, la Regione per facilitare il dialogo e fornire gli strumenti amministrativi, l’Ente Foreste per il suo rilevante ruolo nel territorio e i responsabili dei parchi già istituiti per lo scambio delle esperienze. Questo è il modello che dobbiamo applicare perché funziona – ha proseguito l’assessore – e ci ha permesso, nel 2014, di riprendere in mano e finalmente concludere un percorso iniziato nel 2007 per volontà delle popolazioni locali”.
Donatella Spano ha ricordato che a Tepilora la capacità progettuale è stata premiata e che la Giunta ha chiesto al Consiglio 250mila euro di risorse regionali anche per quest’anno. Inoltre altre importanti risorse sono state previste nella nuova programmazione regionale 2015-2019 per le politiche delle aree marine e dei parchi, in due azioni da 18 e da 21 milioni di euro. L’assessore Spano ha concluso ribadendo la rilevanza di avere, per i parchi e per l’Isola, una Legge forestale, che dovrebbe essere esaminata dal Consiglio regionale dopo l’approvazione della Finanziaria. Infine, ha ricordato che è stato adottato il Piano paesaggistico venatorio regionale, ora in attesa della procedura di valutazione ambientale strategica.
Rinnovando la solidarietà al sindaco di Desulo e ricordando che la Regione è vicina a tutti gli amministratori locali, l’assessore Luigi Arru si è espresso sulla necessità di eradicare la peste suina africana in Sardegna, emergenza per contrastare la quale la Giunta Pigliaru sta impiegando enormi risorse, nella convinzione che dalla sconfitta della PSA dipendano anche molte delle possibilità di sviluppo dei territori dell’interno.