Roma, 11 Mar 2016 - C'è anche un deputato in carica nella seconda tranche dell'inchiesta Dama Nera della Guardia di Finanza. Le fiamme gialle stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Roma nei confronti di 19 soggetti tra dirigenti e funzionari dell'Anas e imprenditori titolari di appalti di opere pubbliche di primaria importanza. Coinvolti anche un avvocato e un politico. Una cinquantina di perquisizioni sono in corso negli uffici e nelle abitazione di una cinquantina di persone coinvolte, a vario titolo, nella seconda tranche dell'inchiesta sulle mazzette all'Anas, l'operazione Dama 2. Gli uomini della Guardia di Finanza stanno inoltre procedendo al sequestro di disponibilità finanziarie per 800mila euro ritenuti il profitto della corruzione.
L'operazione di questa mattina ha visto impegnati oltre 250 finanzieri e rappresenta la seconda tranche dell'inchiesta scattata a ottobre dell'anno scorso sulle mazzette pagate dagli imprenditori destinatari degli appalti ai funzionari dell'Anas. Tra questi Antonella Accrogliano', la dirigente soprannominata 'dama nera'. Ed è proprio sulla base delle sue ammissioni e dei successivi riscontri e verifiche effettuati dagli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma, che sono scattati i provvedimenti di oggi.
È Marco Martinelli, deputato di Forza Italia, il politico coinvolto nella seconda tranche di arresti chiesti dalla Procura di Roma nell'ambito dell'indagine della guardia di finanza sugli appalti Anas, indagine denominata "Dama Nera 2" Al deputato è stato notificato questa mattina un avviso di garanzia. Romano, 53 anni, Martinelli è stato eletto nel 2013 nelle liste del Popolo delle Libertà. Dal 2014 è membro della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati.
Gli arresti di stamani " erano attesi. Vogliamo ringraziare pubblicamente la Procura di Roma per l'aiuto fondamentale che sta dando al nuovo vertice di Anas nel fare chiarezza sul passato, mettere ordine e tutelare la parte sana dell'Azienda, che è costituita dalla stragrande maggioranza dei dipendenti". Lo ha dichiarato il consiglio di amministrazione di Anas, evidenziando che l'azienda sta "attivamente collaborando da qualche mese" con la procura. Le persone che sono state oggetto questa mattina di provvedimenti cautelari, ricorda l'azienda, sono quelle che erano state già arrestate nella prima fase delle indagini e già licenziate da Anas con procedura accelerata, con qualche attesa eccezione. Anas ha comunque "avviato immediatamente la richiesta alla Procura di Roma degli atti dell'indagine per poter espletare in tempi rapidi tutte le azioni ritenute necessarie a tutela dell'Azienda nei confronti di eventuali altri dipendenti infedeli, a partire dal licenziamento".