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L’Europa verso il pianeta Marte: partita la missione ExoMars

Cagliari, 14 Mar 2016 - Alle 10,31 è partita la missione ExoMars con cui l'Europa e l'Italia ufficialmente sbarcheranno su Marte. ExoMars è infatti la prima missione europea incaricata di atterrare sul pianeta rosso e nella quale l'Italia ha un ruolo di primo piano. Dopo il conto alla rovescia, il razzo è partito con la scenografica fiammata dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan.

A bordo del vettore russo sono ospitati due 'gioielli spaziali', come vengono definiti dall'Asi, l'Agenzia spaziale italiana: il modulo Trace Gas Orbiter, Tgo, che orbiterà attorno a Marte, dotato di una fotocamera fatta in Italia, dovrà analizzare i gas presenti nell'atmosfera marziana. Il lander EDM (Entry Descent and Landing Demonstrator Module), chiamato anche Schiaparelli in onore dell'astronomo italiano osservatore dei primi canali di Marte, avrà all'interno una vera e propria stazione meteorologica e atterrerà sul pianeta rosso con tutti i suoi 600 chili. Lo scopo è quello di eseguire ricerche di exobiologia, ovvero studiare l'origine, lo sviluppo e la distribuzione della vita nell'universo.

Nello specifico con questo primo lancio - il secondo avverrà nel 2018 con il lancio di un robot - ci si propone di acquisire la più grande quantità possibile di dati nella fase di rientro nell'atmosfera marziana, operare un carico scientifico sulla superficie per un breve periodo e osservare l'atmosfera e la superficie marziana per due anni attraverso un modulo orbitante a 400 chilometri di altezza.

Il viaggio verso Marte durerà circa 7 mesi: il 16 ottobre il lander e l'orbiter si separeranno. In questo modo il Tgo rilascerà Schiaparelli e si insedierà nell'orbita del pianeta rosso, lasciando il lander libero di entrare nell'atmosfera di Marte e di raggiungere la sua superficie dopo circa 3 giorni di viaggio 'in solitudine'. Dal novembre 2015 sono state effettuate una ventina di simulazioni.

L'Italia, attraverso l'Asi, è il primo finanziatore del programma ma anche il rover del 2018, controllato dalla sede Altec di Torino, sarà made in Italy: penetrerà fino a due metri il suolo di Marte, in cerca di tracce di vita. Il premier Matteo Renzi ha commentato su Twitter.