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Referendum Trivelle, il presidente Ganau: “nessuno sperpero di risorse, solo irresponsabilità del Governo”

Cagliari, 17 Mar 2016 - «Sarebbe stato sufficiente che il Governo ascoltasse le regioni che hanno promosso il referendum e avesse rinunciato a prorogare le concessione per trivellare entro le 12 miglia».

Così il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau interviene in merito alle dichiarazioni dei vicesegretari PD, Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini in merito al referendum sulle trivelle del 17 aprile.

«Si sbagliano entrambi - aggiunge il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda -   se non ci fossero le concessioni entro le 12 miglia, non ci sarebbe il referendum. Hanno invece ragione su un altro aspetto: i 300 milioni di euro necessari per il referendum potevano essere utilizzati per asili nido, scuole, sicurezza e ambiente. Sarebbe stato sufficiente accogliere le richieste delle regioni promotrici o accorpare il referendum alle amministrative. Lo sperpero di risorse è da imputare esclusivamente all’ irresponsabilità del Governo. Ora si comprende, l’obiettivo è quello di non voler far raggiungere il quorum. Sanno bene i vicepresidenti del mio partito – sottolinea Ganau – che un esito positivo del referendum non modificherebbe i tempi delle concessioni in essere, e quindi, non farebbe perdere alcun posto di lavoro. Abbiamo dieci anni di tempo per costruire uno sviluppo alternativo basato sulle energie rinnovabili, sulla sostenibilità ambientale e sullo sviluppo turistico che siamo convinti garantirebbero molti più posti lavoro. Se poi sono così sicuri delle loro ragioni – conclude il presidente Ganau -  abbiano il coraggio di andare a votare il 17 aprile e di votare no».

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