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Petrolio e rifiuti, l’inchiesta travolge il ministro Guidi che si dimette. Renzi: “scelta opportuna”

Roma, 1 Apr 2016 - Il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi si dimette con una lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi, che si trova negli Usa. Il ministro auspica peraltro che si faccia "piena luce" sulla vicenda del petrolio in Basilicata. "Caro Matteo sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio operato. Credo tuttavia necessario, per una questione di opportunità politica, rassegnare le mie dimissioni da incarico di ministro. Sono stati due anni di splendido lavoro insieme. Continuerò come cittadina e come imprenditrice a lavorare per il bene del nostro meraviglioso paese".

Le dimissioni di Guidi sono giunte nella stessa giornata nella quale le inchieste sulla gestione dei rifiuti liquidi prodotti dal C.O.V.A. (Centro Olio Val d`Agri) di Viggiano, in provincia di Potenza, nell'ambito della concessione "Val d`Agri", hanno portato a cinque arresti ai domiciliari a carico di funzionari e dipendenti dell'Eni, con 37 indagati.

Un’inchiesta che si compone di due filoni: uno per reati ambientali e il secondo, denominato "Tempa Rossa", che ha consentito di scoprire un "ben sperimentato e consolidato sistema di malaffare caratterizzato da tutta una serie di reati contro la pubblica amministrazione", affermano gli inquirenti, nel quale sarebbero emerse alcune intercettazioni che coinvolgono l'imprenditore e compagno del ministro Guidi, Gianluca Gemelli. In una telefonata Federica Guidi rassicurerebbe il compagno, che figura tra gli indagati, sull'approvazione di un emendamento favorevole ai suoi interessi.

Il premier ha risposto alla lettera in cui Federica Guidi annunciava il passo indietro. "Cara Federica ho molto apprezzato il tuo lavoro di questi anni. Serio, deciso, competente. Rispetto la tua scelta personale sofferta, dettata da ragioni di opportunità che condivido: procederò nei prossimi giorni a proporre il tuo successore al capo dello Stato", scrive Renzi.

Laureata in giurisprudenza, Federica Guidi, prima della sua esperienza governativa ha lavorato per due anni come analista finanziario e nel 1996 è entrata nell'azienda di famiglia, la Ducati Energia. Dal 2002 al 2005 è stata presidente regionale dei giovani imprenditori dell'Emilia-Romagna e vicepresidente degli imprenditori della regione. Dal 2005 al 2008 ha affiancato Matteo Colaninno come vicepresidente dei giovani imprenditori di Confindustria, di cui poi è diventata presidente nel 2008.

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