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La Bce lascia invariati i tassi. Draghi ai tedeschi: “obbediamo alla legge, non a politici”

Francoforte, 22 Apr 2016 - La Banca centrale europea "obbedisce alla legge, non ai politici, perché siamo indipendenti". Lo ha detto ieri il presidente Mario Draghi ha risposto alle polemiche e alle accuse, giunte da diversi esponenti della politica in Germania, verso l'istituzione monetaria. E il Consiglio direttivo si è ritrovato unanime, ha precisato, nel difendere l'indipendenza dell'istituzione e l'adeguatezza dell'attuale linea espansiva della politica monetaria. Le sfuriate tedesche sembrano esser state innescate dalle discussioni sull'ipotesi di "helicopter money", ovvero la distribuzione a pioggia di danaro da parte dell'istituzione monetaria. Su questo Draghi ha cercato di disinnescare la polemica puntualizzando che una ipotesi simile "non è stata mai discussa" dal Consiglio.

Nella conferenza stampa il presidente della Bce, Mario Draghi, ha inoltre puntualizzato: "La nostra politica monetaria è stata l'unica politica che negli ultimi quattro anni abbia sostenuto la crescita"; Draghi ha quindi spiegato: "continueremo a farlo, ma chiaramente servono altre condizioni, prima di tutto le riforme strutturali".

Il direttivo della Bce, come previsto, dopo la raffica di storiche decisioni del mese scorso, ha lasciato invariati i suoi tassi principali. Il 'refi', il tasso di rifinanziamento pronti contro termine, resta a quota zero, mentre il tasso sui depositi, cioè quello che le banche pagano per depositare i loro fondi a Francoforte, rimane negativo a -0,40%. Invariato anche il tasso marginale a +0,25%. Inoltre, la Banca centrale europea ha annunciato di aver iniziato "l'espansione" del programma di acquisti mensili di titoli a 80 miliardi di euro, dai 60 miliardi di euro precedenti.

"Ogni volta che si percepisce che l'indipendenza della Bce viene rimessa in discussione questo rinvia gli effetti delle misure di politica monetaria e i loro risultati". Lo ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi, in merito alle critiche alle decisioni dell'Eurotower. "Accogliamo positivamente un dibattito vivace e corretto - ha sottolineato Draghi - perché ci serve a spiegare meglio la nostra politica monetaria. Le critiche fatte in un certo modo invece possono essere percepite come una minaccia all'indipendenza della Bce e questo comporta delle conseguenze sugli investimenti e ritarda gli effetti delle misure prese. Siamo indipendenti e continueremo sul percorso di azione che abbiamo intrapreso e che consideriamo appropriato". Comunque, ha concluso Draghi, alla domanda "se un presidente non italiano avrebbe fatto lo stesso rispondo ovviamente sì ma - rileva - il mio predecessore Jean-Claude Trichet in un'intervista nei giorni scorsi ha detto 'Io avrei fatto la stessa cosa di Mario' e quindi ha confermato l'attuale valutazione del Consiglio che considera la nostra azione adeguata e ha riaffermato l'indipendenza della Bce".

La Bce è indipendente nelle sue decisioni di politica monetaria, ma è legittimo per i tedeschi discutere del basso livello dei tassi di interesse. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, a margine di un evento in Olanda - riferisce Bloomberg - aggiungendo che la politica monetaria non può risolvere tutti i problemi.