Brennero, 25 Apr 2016 - È stata molto massiccia la presenza della polizia austriaca al valico del Brennero in occasione della manifestazione dei centri sociali indetta per protestare contro l'ipotesi di una chiusura della frontiera a causa del fenomeno migranti. Di fronte ad un numero di manifestanti stimato poco sopra le 300 persone, i poliziotti austriaci erano quasi 400, come nei giorni scorsi avevano confermato le autorità locali della regione del Tirolo. Gli agenti hanno allestito un punto per bloccare la manifestazione lungo la strada statale che scende dalla passo del Brennero. Il luogo era stato contrassegnato con le strisce bianche e rosse in uso alla polizia e dietro erano state montate delle transenne metalliche. Alle spalle delle transenne decine e decine di poliziotti, tutti con la loro tuta nera, il casco con la visiera, il giubbotto antiproiettile ed il manganello. Quando i manifestanti sono giunti a poca distanza dai poliziotti, hanno stracciato il nastro rosso e bianco ed hanno gettato alcuni oggetti, ombrelli colorati e giubbotti salvagente, alla volta degli agenti. A questo punto da parte austriaca sono state lanciate alcune cariche di gas urticante che hanno investito i ragazzi che si trovavano nelle prime file. Contemporaneamente sono apparsi di fronte alla folla due grandi veicoli blindati con gli idranti.
La polizia austriaca ha rilasciato Gianmarco De Pieri, il militante bolognese fermato nel corso della manifestazione contro la chiusura della frontiera del Brennero. Il giovane è stato sentito dagli agenti con l'ausilio di un interprete e successivamente è stato rimesso in libertà. Ad attenderlo sul lato austriaco della frontiera vi erano i partecipanti del corteo che hanno improvvisato un sit in sedendosi sulla sede stradale di fronte ai poliziotti austriaci in assetto antisommossa. Il giovane non ha saputo spiegare il motivo del suo fermo, ma ha detto: "Sono stato fermato perché ero uno di quelli che hanno parlato di più nel corso della manifestazione".