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Elezioni comunali Roma: I’80enne Berlusconi defenestra Bertolaso e la sostituisce con Marchini per non dare fastidio al Pd di Renzi.

Roma, 28 Apr 2016 – L’ottantenne Silvio Berlusconi, disarciona il suo ex pupillo Bertolaso e si innamora con tutto quel che resta (poco) di Forza Italia salendo così sul cavallo stanco e dato per perdente di Marchini, facendo così in modo che il Pd di Renzi non abbia fastidi e dal canto suo e le sue aziende non ne avranno dal governo che sicuramente continuerà, per il favore ricevuto, a riempire le casse di Mediaset con la pubblicità istituzionale lasciando a secco le altre aziende televisive compresa la Rai.

Oggi, infatti, dopo che solo due giorni fa aveva giurato eterno amore e incondizionata fiducia nei confronti di Bertolaso, è arrivata la svolta sulle comunali a Roma dopo il vertice a Palazzo Grazioli dello stato maggiore di Forza Italia. Subito dopo Guido Bertolaso si ritira dalla corsa (offrendosi come assessore ai cinquestelle e al Pd) per il Campidoglio e a Roma Forza Italia sosterrà Alfio Marchini.

"Con il dottor Guido Bertolaso abbiamo deciso di sostenere e fare nostra la candidatura dell'ingegner Alfio Marchini. Non è una scelta nuova. Marchini era stato la nostra prima opzione, ed era caduta per i veti posti da un alleato della coalizione", afferma lo stesso Silvio Berlusconi in una nota. Meloni: ora Marchini e FI convergano su Giachetti "Siamo contenti della semplificazione del quadro politico a Roma. Ora ci aspettiamo un'ulteriore semplificazione con la diretta e aperta convergenza di Alfio Marchini e di Forza Italia sul candidato del Pd e di Renzi, Roberto Giachetti", dichiarato la presidente di Fratelli d'Italia e candidata sindaco di Roma, Giorgia Meloni, dopo l'annuncio da parte di Forza Italia del ritiro della candidatura di Guido Bertolaso.

"Renzi e Casini chiamano e Berlusconi risponde. Continua l'incredibile balletto di Fi che anche oggi cambia candidato": così Matteo Salvini dopo la notizia del passo indietro di Bertolaso e della convergenza di Forza Italia su Alfio Marchini. "Ma per quanto riguarda la Lega - dice Salvini - ora è tutto più chiaro e semplice: a Roma l'unica candidatura di centrodestra e contro ogni inciucio si chiama Giorgia Meloni sostenuta dalla Lega. Siamo sicuri che gli elettori di Forza Italia sapranno chi scegliere e chi salutare".

"La scelta di Berlusconi su Roma è epocale, riapre una stagione di possibile convergenza tra i moderati italiani". Lo dice Pier Ferdinando Casini, presidente della Commissione Affari Esteri del Senato.

"Oggi la situazione di Roma è drammatica, e bisogna adottare delle soluzioni urgenti: per noi è insopportabile assistere allo stato di progressivo declino che sta conducendo Roma al collasso definitivo. Abbiamo preso atto che per vincere occorre una proposta unitaria delle forze moderate e liberali, con un forte spirito civico: una risposta fuori dalle logiche di partito e dagli interessi dei partiti". "Per questo - prosegue la nota degli azzurri -, con il dottor Guido Bertolaso abbiamo deciso di sostenere e fare nostra la candidatura dell'ingegner Alfio Marchini".

"Non è una scelta nuova. Marchini - si ricorda nella nota - era stato la nostra prima opzione, ed era caduta per i veti posti da un alleato della coalizione. Per questo avevamo chiesto a Guido Bertolaso il sacrificio di scendere in campo per unire il centro-destra, con il consenso di tutti. Non per colpa sua, né per scelta nostra, quella che era nata come una soluzione unitaria oggi è diventata una candidatura divisiva. Non possiamo permettere che i romani si trovino a scegliere fra la continuità della disastrosa gestione del PD e l'avventurismo irresponsabile dei Cinque Stelle".

"Con la stessa generosità e spirito di servizio con cui Guido Bertolaso aveva messo da parte progetti molto importanti per candidarsi a sindaco - afferma Forza Italia -, oggi si è reso disponibile a ritirare la sua candidatura per convergere su quella nelle migliori condizioni per vincere. Per due volte, ha dimostrato grande responsabilità e amore per la città di Roma, che non dimenticheremo. D'altronde Roma e l'Italia avranno ancora bisogno di lui".

"Alfio Marchini ha condotto in questi tre anni un'opposizione costruttiva, libera ed efficace e col suo movimento civico ha combattuto e vinto battaglie importanti per i romani. Con lui condividiamo una cultura moderata, ispirata ai valori liberali, cristiani, riformatori. Il suo comportamento è stato decisivo per mandare a casa il sindaco Marino e ridare la parola ai romani sul loro futuro. È l'unica figura - lo dicono tutti i sondaggi - che al ballottaggio contro tutti gli altri schieramenti politici può vincere. Questo è l'unico obbiettivo che ci sta davvero a cuore, non affermare la superiorità di un partito sull'altro. Per questo ci auguriamo che - superando questa dolorosa divisione - tutto il centro destra, tutti coloro che non vogliono consegnare Roma ai Grillini o alla sinistra, possano ritrovarsi e riprendere un cammino comune. In questo senso rivolgiamo un appello ai nostri amici del centro-destra: siamo ancora in tempo perché tutti convergano, come noi abbiamo fatto, sul candidato che ha la più alta possibilità di successo".

"Forza Italia - conclude la nota - è impegnata, a Roma e in tutt'Italia, a lavorare per costruire ovunque un centrodestra nel quale i valori liberali e quelli della destra democratica possano convivere costruttivamente come è avvenuto per vent'anni in Italia e come anche oggi avviene in molte importanti realtà regionali e amministrative: è questa la condizione per prevalere sulla sinistra e restituire la guida del paese alla naturale maggioranza degli italiani".

L'ultima dichiarazione dell'ex capo della Protezione civile ("Farei l'assessore con Giachetti o Raggi sindaco"), corretta dopo varie ore, aveva aperto nuove polemiche. Lega e Fdi erano tornate all'attacco, accusando Silvio Berlusconi di favorire Renzi anche alle amministrative. Una sorta di Nazareno bis. Matteo Salvini era stato tranchant: "Bertolaso è penoso" ed è pronto a "vendersi al Pd e ai Cinque Stelle". Mentre Berlusconi si fa "ricattare" dal premier tramite le aziende Mediaset. L'esternazione di Bertolaso era stata bollata come "fantozziana" dal capogruppo alla Camera di Fdi, Fabio Rampelli e molti parlamentari azzurri a mezza bocca l'avevano definita una gaffe, l'ennesima dopo 'la moglie che vota Giachetti e i rom 'vessati'.