Milano, 28 Apr 2016 - Volevano partire per la jihad nei territori di guerra siro-iracheni portando con se' i due figli di 2 e 4 anni: una coppia di presunti estremisti islamici, residenti nella provincia di Lecco, e' stata arrestata in una operazione congiunta Ros-Digos, nell'ambito della quale sono state emesse sei ordinanze di custodia cautelare. Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale di Milano d'intesa con la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, hanno documentato l'intenzione di una coppia residente in provincia di Lecco di raggiungere a breve il teatro di conflitto siro-iracheno, portando con loro i figli di 2 e 4 anni, per unirsi alle milizie dello Stato Islamico.
Alla coppia si sarebbe dovuto unire un 23enne marocchino residente in provincia di Varese, fratello di un foreign fighter espulso dall'Italia nel gennaio 2015 con un provvedimento emesso dal Ministro dell'Interno per motivi di terrorismo. Dalle intercettazioni dell'inchiesta che ha portato all'operazione anti terrorismo congiunta Ros-Digos, emerge che il marocchino scomparso da Bulciago (Lecco), Mohamed Koraichi, parlava con uno degli arrestati di attentati da compiere in Italia. Dalle intercettazioni emerge anche che per quanto riguarda possibili attentati c'era "un'attenzione particolare alla città di Roma". Roma perché da come ritengono gli arrestati, la città per il Giubileo è sede di pellegrinaggio e dove i pellegrini trovano la forza di combattere gli islamici.
Gli aspiranti combattenti erano in contatto con un'altra coppia di coniugi già residenti in provincia di Lecco, partiti verso la regione siro-irachena nel febbraio 2015, anch'essi raggiunti dall'odierno provvedimento cautelare così come una loro congiunta, adoperatasi per mettere in contatto questi ultimi con gli aspiranti combattenti.