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Confesercenti – Il credito bancario alle imprese in Sardegna a dicembre 2015: lento miglioramento ma le piccole imprese sono allo stremo

Cagliari, 7 Mag 2016 - Nonostante l’intervento della Bce che negli ultimi mesi ha consentito in Sardegna un lento miglioramento della dinamica dei prestiti alle imprese, siamo ben lontani da poter recuperare quanto perso nell’ultimo triennio.

L’informativa parte dagli uffici di Confesercenti Sardegna. “Le piccole e medie imprese (Pmi), sono stremate dallo shock di una interminabile crisi di consumi, da una pressione fiscale insostenibile e da una asfissiante giungla burocratica di norme – scrive in una nota il vicepresidente vicario Roberto Bolognese - Centinaia di imprese continuano a chiudere e la dinamica asfittica delle concessioni di prestiti alle aziende riduce sempre di più la possibilità, soprattutto per le realtà economiche più piccole, di resistere sul mercato interno.”

Le stesse imprese giudicano quello del mancato accesso al credito – prosegue -  come uno dei principali problemi per la propria operatività in quanto la prolungata fase recessiva con la conseguente caduta dei profitti e la minore possibilità di autofinanziamento, le rendono imprese più dipendenti dal sistema bancario.

Ciò che emerge dai dati è un deciso rafforzamento del circolo vizioso: imprese in difficoltà, sofferenze in crescita vertiginosa, restrizioni creditizie crescenti, difficoltà aggiuntive per le imprese sopravvissute ad ottenere nuovo credito, nuove sofferenze in arrivo, restrizioni sempre più severe e imprese in crescente difficoltà.

“Un processo che non ci piace ma che per alcuni versi- aggiunge Gian Battista Piana, direttore Confesercenti Sardegna - in una logica strettamente bancaria, potrebbe risultare abbastanza comprensibile se non fosse che a guardare bene i dati non sempre i comportamenti del sistema bancario sono in linea con questa logica.”

Tutti i dati a dicembre 2015 - Dopo una lunga fase di dinamiche creditizie negative, i prestiti bancari alle imprese sarde hanno ripreso a crescere facendo registrare su base annua mediamente un +2,9%. Questo è un dato che si sviluppa in modo disomogeneo nelle varie province dove si passa dal un +10,7% della provincia di Cagliari a un -3,5% per la provincia di Sassari.

La stessa disomogeneità la si riscontra in relazione all’articolazione dimensionale delle aziende dove, sempre su base regionale, riscontriamo un +4,1% per le aziende con 20 e più addetti ad un -3,1 per le aziende con 6-19 addetti.

Resta preoccupante il dato relativo alle sofferenze bancarie lorde che a dicembre 2015 fa registrare un +11.2%, con un picco  di +14.1% della provincia di Nuoro (+5,7% Oristano, +13,7% Sassari e +11,3% Cagliari).

Commercio e turismo - Per le imprese del comparto commerciale e turistico, invece, che a fine dicembre 2015 risultavano destinatarie del 22,7% del credito totale, si registra un incremento dei prestiti su base annua dello 3% sintesi di dati territoriali provinciali abbastanza variegati che vanno dal +13% della provincia di Cagliari al -3,6% di quella di Sassari.

Resta allarmante il dato sulle sofferenze bancarie lorde che attestandosi sui 953 milioni di euro fa registrare su base annua un incremento di due punti e mezzo più alto del corrispondente dato rilevato su scala nazionale,  10,9% (Sardegna) contro 8,4% (Italia).

A riguardo ci pare utile evidenziare che sono le imprese di più piccole dimensioni (sino a cinque addetti) a far registrare la performance peggiore (+15,2%).

Infine, relativamente al costo del denaro, evidenziamo che  le misure espansive di politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea e condizioni di finanziamento più distese per gli intermediari hanno contribuito nonostante un ulteriore peggioramento della qualità del credito,  al contenimento dei tassi di interesse  sui prestiti a breve termine (rischi a revoca:  8,53%; auto liquidanti: 5,81%), mentre quelli a medio e lungo termine (rischi a scadenza) registrano rispetto a giugno 2015 un incremento di 0,14 punti percentuali. Com