Brasile, 10 Mag 2016 - Colpi di scena a ripetizione in Brasile. A sorpresa, il presidente ad interim della Camera brasiliana, Waldir Maranhao, che ha sostituito Eduardo Cunha, ha annullato il voto del 17 aprile con cui la Camera aveva approvato la messa in stato d'accusa della Presidente brasiliana, Dilma Rousseff. In una nota la Presidenza ha spiegato che sono stati registrati vizi di forma durante la sessione. L'apertura del procedimento di impeachment dunque dovrebbe essere sottoposto nuovamente all'esame dell'aula. Maranhao ha pertanto chiesto al Senato di trasmettere nuovamente gli atti alla Camera.
Ma il presidente del Senato brasiliano, Renan Calheiros, ha deciso stasera di confermare il voto sull'impeachment contro Dilma Rousseff previsto per mercoledì 11 maggio. Al termine di una riunione d'emergenza a Brasilia, Calheiros ha deciso di ignorare la decisione del presidente ad interim della Camera, Waldir Maranhao. Questa decisione ora apre un conflitto istituzionale senza precedenti tra i due rami del parlamento brasiliano. Ora dunque non è chiaro cosa accadrà in merito al processo di destituzione della Rousseff, accusata di aver truccato i conti pubblici del Paese.
La politica brasiliana sta vivendo momenti drammatici, con scandali, indagini della magistratura e continui colpi di scena. Fino a poche ore fa era dato per scontato che Dilma Rousseff sarebbe stata 'defenestrata' in anticipo rispetto alla scadenza del suo mandato, previsto per il 2018. Infatti, cinquanta degli 81 senatori avevano già anticipato che, tra mercoledì e giovedì, avrebbero confermato la raccomandazione della commissione speciale del Senato che tre giorni fa si era pronunciata a stragrande maggioranza a favore della destituzione dal potere della prima donna presidente del Brasile.
L'ex guerrigliera, che era stata anche torturata sotto la dittatura militare e che continua a denunciare il colpo di Stato, è accusata di aver manipolato il bilancio dello Stato nel 2014 prima della sua rielezione per non far emergere le difficili condizioni dell'economia brasiliana. In attesa del voto, il Paese - a meno di tre mesi dai Giochi Olimpici che cominceranno il 5 agosto a Rio de Janeiro - è alle prese con una recessione economica che si preannuncia come la peggiore del secolo. A questo si aggiunge l'inchiesta per corruzione sul gigante petrolifero Petrobras, con decine di politici e imprenditori coinvolti, che di fatto sta paralizzando il Parlamento.
Se Rousseff dovesse essere sospesa, sarebbe il vicepresidente Michel Temer, il suo principale rivale, ad assumere la presidenza ad interim. E se alla fine la Rousseff dovesse essere definitivamente riconosciuta colpevole, Temer, del partito di centrodestra PMDB, rimarrebbe al potere fino al 2018.
''Tutti sappiamo che sono vittima di un golpe, ma invito alla calma e alla cautela''. Con queste parole la presidente brasiliana Dilma Rousseff ha commentato la notizia dell'annullamento del voto della Camera favorevole al suo impeachment.